Un punto agrodolce, con la sensazione che si sarebbe potuto fare di più. Non perché il Bologna abbia giocato male, anzi, ma le numerose defezioni e la squadra corta hanno sicuramente influito sul risultato finale di sabato pomeriggio. Perché si sa, contro formazioni di alto livello come il Milan, che si sta giocando l'accesso alle semifinali di Champions League, nulla può essere lasciato al caso. Per queste ragioni il pensiero di aver avuto a disposizione Arnautovic, Soriano e Orsolini è innegabile che faccia cronicizzare la convinzione che il match sarebbe potuto anche andare su binari ulteriormente positivi. Con i se e con i ma non si va però da nessuna parte e il campo ha comunque dato l'ennesimo responso fiducioso. Il merito, in ogni caso, va dato ai padroni di casa che hanno inchiodato all'ennesimo stop una big del campionato, dopo Lazio, Atalanta e Inter. Prossimamente al Dall'Ara arriverà anche la Juventus, con un Bologna che vorrà tentare l'ennesimo scherzetto ad una rivale storica, non tanto di classifica ma più per valori morali. E, al netto delle decisioni che verranno prese il 19 aprile circa la conferma o meno della penalizzazione dei 15 punti, la partita contro i bianconeri potrebbe essere anche uno scontro diretto per l'Europa. Ma come diceva il buon Lucio Battisti “lo scopriremo solo vivendo”.

LE FORMAZIONI

Solito 1-4-2-3-1 per il Bologna con Motta che ha confermato quasi tutti i giocatori che hanno vinto al Gewiss Stadium contro l'Atalanta. Skorupski quindi tra i pali; difesa composta da Posch, Soumaoro, Lucumì e Kyriakopoulos. Schouten e Dominguez in mediana per costruire gioco e dare supporto al trio Aebischer-Ferguson-Barrow che hanno agito dietro all'unica punta Sansone, sempre più a suo agio in questo ruolo di falso nove. 

L'allenatore dell'Atalanta Pioli ha risposto con lo stesso modulo: 1-4-2-3-1 con tanti cambi per far rifiatare i titolarissimi in vista del match di ritorno col Napoli. Maignan a difendere la porta. Linea a quattro composta da Florenzi, Kalulu e Thiaw e Ballò Touré. A centrocampo duo davanti alla difesa con Pobega e Vranckx, con Saelemaekers, De Ketelaere e Rebic che hanno agito dietro a Origi

LA PARTITA

Pronti, partenza, via e il Bologna è passato subito in vantaggio. Com'era accaduto un paio di settimane fa contro l'Udinese (con il gol di Posch dopo appena 3 minuti), questa volta sono bastati appena 34 secondi per sbloccare la gara grazie alla rete di Sansone. Appena iniziata la partita, i rossoblu hanno subito indirizzato il gioco sulla corsia di destra, dove il Milan ha concesso un 2 vs 2. La bravura del tandem Posch-Aebischer ha permesso al primo di liberarsi ottimamente vincendo il duello con l'avversario per arrivare sul fondo del campo (IMMAGINE 1). 

IMMAGINE 1 - Appena iniziato il match il Bologna ha orientato il gioco sulla destra creando un 2 contro 2

Sul successivo cross di Posch con destinazione primo palo, lasciato colpevolmente sguarnito dai rossoneri, Sansone è stato il più lesto di tutti ad anticipare Kalulu e a bruciare sul tempo Maignan, facendo esplodere i tantissimi tifosi accorsi al Dall'Ara (IMMAGINE 2). L'ennesima partenza fulminante del Bologna che, dall'arrivo di Thiago Motta, sta dimostrando settimana dopo settimana di riuscire sempre ad approcciare al meglio le partite. Una caratteristica che potrà dunque rivelarsi molto importante in prospettiva futura, per un'ulteriore innalzamento dell'asticella e degli obiettivi. 

IMMAGINE 2 - Posch sfugge via al diretto avversario e mette un gran pallone per l'inserimento di Sansone che buca Maignan

Accusato il gol subito, il Milan ha poi tentato di rispondere costruendo gioco sulla corsia di destra con un Florenzi molto attivo. Nonostante l'assenza di Giroud, lasciato a riposo in vista del ritorno di Champions League col Napoli, i rossoneri hanno comunque mantenuto gli stessi principi di gioco in zona offensiva. Sulla prima costruzione, infatti, la squadra di Pioli ha prima attirato la pressione del Bologna, per poi lasciare più spazio in avanti e andare a cercare le punte con un lancio diretto dalla difesa. Come vediamo nell'IMMAGINE 3, infatti, si è venuto a creare un 2 contro 2: Origi è il destinatario e possibile ricevente, mentre il compagno Rebic è pronto ad attaccare la profondità per sfruttare la seconda palla. Questa situazione si vede spessissimo nel Milan e viene però utilizzata con Giroud, attaccante con caratteristiche favorevoli al gioco aereo e alla presa di posizione sul difensore avversario.  

IMMAGINE 3 - I principi di gioco rossoneri mantenuti nonostante l'assenza di Giroud: attacco diretto e seconda palla

Gradualmente il Milan, col passare dei minuti, ha cominciato a prendere sempre più metri in avanti sfruttando una buona circolazione di palla da destra a sinistra con l'obiettivo di muovere le maglie avversarie. Proprio da una situazione di questo genere è arrivato il gol del pareggio targato Pobega. Il gol in sé ha poco da raccontare a livello tattico, visto che si tratta di una giocata individuale dopo una respinta corta della difesa rossoblu, molto compatta centralmente a difesa della porta. Prima di arrivare a questa situazione, però, la buona gestione palla degli uomini di Pioli ha permesso di iniziare l'azione sulla destra per poi terminarla a sinistra col cross di Ballo Touré, respinto corto dalla difesa con la conseguente conclusione chirurgica del centrocampista ex Torino (IMMAGINE 4). 

IMMAGINE 4 - Il gol del pareggio di Pobega arrivato dopo una bella conclusione dalla distanza

Nella ripresa la partita ha poi assunto una fisionomia diversa rispetto ai primi 45'. Il Bologna ha provato a dominare il contesto con il possesso palla, non riuscendo però a perforare l'attenta difesa ospite che, a sua volta, ha creato diversi problemi con transizioni veloci e ben eseguite. Come vediamo nell'IMMAGINE 5, inoltre, il Milan ha continuato a costruire gioco soprattutto sull'out di destra, per sfruttare la freschezza dei neo entrati Calabria e Messias. Proprio da una loro giocata, con il brasiliano abile nel superare Dominguez nell'1 contro 1, i rossoneri sono andati vicini al gol del 1-2 con Rebic, imbeccato in area ma poco preciso nel concludere verso la porta di Skorupski. 

IMMAGINE 5 - Il Milan ha provato a spingere molto sulla destra creando diversi pericoli 

I rossoblu col passare dei minuti hanno anche cominciato a soffrire la fisicità del centrocampo del Milan, con un Pobega molto attivo nel portare palla per spezzare la linea di pressione dei padroni di casa. Con l'ingresso di Leao, probabilmente il giocatore più determinante dei rossoneri, il Bologna ha faticato ulteriormente nel difendere con ordine. 
Forse ingolosita dalla possibilità di provare a vincere la partita, la formazione di Thiago Motta, specialmente nella seconda parte dei secondi 45 minuti, ha allungato troppo le proprie distanze, rischiando in più occasioni di subire l'effetto contrario, ovvero il gol del 1-2 degli avversari. 

Come vediamo nell'IMMAGINE 6 il portatore di palla Brahim Diaz sfrutta un posizionamento disordinato del Bologna e si infila centralmente. Si viene quindi a creare un 3 contro 4 con la difesa di casa, con i centrocampisti che provano a rientrare per aumentare la densità in zona area di rigore. Lo spagnolo serve poi Leao che va a sfidare nell'uno contro uno Posch. Anche in questo caso il Bologna avrebbe potuto posizionarsi meglio e andare a raddoppiare sul portoghese, lasciandogli meno spazio possibile. Il classe '99 è poi riuscito a crossare in area un pallone molto pericoloso non sfruttato dai suoi compagni. 

IMMAGINE 6 - Il Bologna è disordinato e si fa sorprendere centralmente e con i reparti troppo lunghi rischiando di subire gol

Nel complesso si è trattata di una partita faticosa sul piano fisico, anche per la mancanza di alternative a disposizione di Thiago Motta. Dopo un buon primo tempo il Bologna ha sofferto la crescita fisica del Milan nella ripresa, creando poche occasioni concrete per provare a vincere. Si tratta dunque di un ottimo punto contro una squadra forte e con tanti giocatori validi che, nonostante le seconde linee schierate dal primo minuto, ha saputo restare e indirizzare la partita su un campo ostico come quello del Dall'Ara. Ora testa a venerdì per un'altra delicata trasferta come quella di Verona, in un Bentegodi che si preannuncia molto caldo con l'obiettivo di spingere i propri beniamini al sogno salvezza. 

Credit photo: Wyscout

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