Dopo la sconfitta di Parma si è leggermente incrinato il vortice di entusiasmo che allietava gli animi a Casteldebole, ma ciò dovrà aiutare calciatori e staff a rinforzare ulteriormente la corazza in vista del rush finale di stagione.
Il Bologna tornerà in campo giovedì in quella che sarà una sfida delicatissima sia per quanto riguarda la classifica sia, soprattutto, in relazione all’aspetto psicologico.
I rossoblù non perdevano in campionato dal 30 dicembre, e ora sono chiamati a voltare pagina.
Dopo il recupero della nona giornata contro il Milan, i felsinei se la vedranno, sempre al Dall’Ara, con il Cagliari di Nicola, reduce da una sconfitta per 0-1 subita per mano della Juventus.
Dopodiché ecco altri due snodi decisivi, prima a Verona, proprio contro quell’avversario che aveva trionfato sui rossoblù nell’ultima uscita del 2024, poi contro la Lazio.
I punti iniziano a pesare, sia che si parli di scontri diretti sia in caso di gare “sporche” contro chi lotta per la salvezza, come quella di sabato scorso, risultata indigesta.
A metà marzo ci sarà poi la quarta e ultima sosta di questa stagione, utile per recuperare le forze e la mentalità per concludere al meglio l’annata.
Tra le note liete di questo Bologna è da sottolineare la figura di Dan Ndoye.
Lo svizzero, sebbene non riesca a prendersi la scena con continuità, detiene dei numeri più che incoraggianti, sia in ambito realizzativo che non.
Partiamo dal presupposto che quando lui segna, i rossoblù non perdono: doppietta contro il Venezia (3-0), rete alla Juventus (2-2) e altro uno-due insaccato ai danni del Torino (3-2). Una sentenza.
In più, vanno sottolineati alcuni dati: come riporta La Gazzetta dello Sport, infatti, il classe 2000 ha subito fino ad oggi 61 falli, ha effettuato 348 passaggi positivi con la bellezza di 97 verticalizzazioni.
Inoltre, ha una percentuale del 56% per precisione in fase offensiva, e ha recuperato un totale di 61 palloni.
Sono diversi i punti di svolta rispetto alla scorsa stagione, specialmente dal punto di vista delle occasioni: quest’anno sono 30 le conclusioni in area di rigore, mentre con Motta arrivava con più difficoltà davanti alla porta.
Come si legge sul quotidiano, la società non è interessata ad ascoltare offerte inferiori ai 30 milioni di euro per lui, con la Premier sempre in agguato per affondare il colpo.
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