Giovanni Galeone, ex allenatore e maestro di Allegri, prossimo avversario del Bologna, ha parlato dei protagonisti della sfida dell'Allianz Stadium, in un'intervista concessa all'edizione odierna de La Repubblica. Ecco le sue dichiarazioni.

Su Arnautovic: “Quest’estate gli dissi: guarda che Arnautovic è di un’altra categoria. Arnautovic mi piace tantissimo, lasciamo stare i gol che sta facendo, guardiamo il giocatore, se non lo anticipi la palla non gliela prendi mai. E come la difende, anche con la suola. Ha fisico, sì, ma prima ancora ha tecnica, pensa da rifinitore, ti mette in porta. Lo dissi a Max (Allegri, ndr). Mi disse che era un buon giocatore. Macché buon giocatore, è di un’altra categoria, come gli ripetei”.

Su Mihajlovic: “La poesia era Mihajlovic, con quel che ha fatto per il Bologna. Con l’esempio che ha dato, lo conosco poco ma lo stimo tantissimo, lo seguivo già da giocatore ai tempi della Stella Rossa. Il salto di qualità? Ci vogliono poi sempre i giocatori, attenzione. E comunque da fuori s’intuiva già alla fine della scorsa stagione che coi dirigenti qualcosa s’era rotto. Poi Sinisa si trovava molto bene con Sabatini, che era già uscito. Un uomo davvero di grandissime intuizioni, Walter”.

Su Thiago Motta: “Giocatore grandissimo, davvero. Allenatore giovane, che quei due mesi a Genova mi pareva avesse portato qualcosa di nuovo, ma rimase pochissimo, e che ha salvato lo Spezia, cosa per nulla scontata anche se dopo poco sembrava già sul punto di saltare. Il suo Psg però, dico l‘Under 19, giocava molto bene. Si diceva allora che sarebbe potuto diventare allenatore della prima squadra, che fosse nelle grazie del proprietario. È giovane, ha bisogno di tempo, vedremo”. 

 

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