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Ndoye: “Vi spiego la differenza tra Italiano e Motta. Esultanza? Ho origini senegalesi…”

All’Allianz Stadium di Torino, al termine del pareggio del Bologna contro la Juventus di Thiago Motta (2-2 il risultato finale firmato dalle reti di Ndoye, Pobega, Koopmeiners e Mbangula), è intervenuto Dan Ndoye. L’esterno rossoblù autore del gol che ha stappato il match ha parlato così ai microfoni della sala stampa.

Terzo gol nelle ultime due partite

So bene che mi stava mancando qualcosa nelle ultime partite ed era il gol. Ci sto lavorando molto in allenamento insieme al mister e sono contento di quello che sto facendo adesso. Voglio continuare ad aiutare la squadra con altri gol, assist e performance di alto livello. 

Sullo stato d’animo al termine della partita

Abbiamo fatto una grande partita ma contro una buona squadra come la Juventus non possiamo comportarci così nel finale. Abbiamo concesso troppo e il secondo gol è un nostro regalo. Alla fine l’esserci fatti sfuggire la vittoria è molto frustrante. Ho la sensazione che abbiamo lasciato dei punti qui e ci serva da lezione per il futuro perché non dobbiamo staccare la spina fino alla fine. Dobbiamo imparare e trarne un insegnamento per crescere, sebbene con la Juve sia sempre così: nelle ultime tre partite siamo stati in vantaggio 1-0  qui, 3-0 al Dall’Ara e nuovamente 2-0 oggi ma ogni volta abbiamo subito il pareggio. La Juve è una squadra con molta qualità, se commettiamo errori è difficile vincere la partita.

Dan Ndoye festeggia dopo il gol alla Juventus (ph. Image Sport)

Sulle differenze tra Italiano e Motta

Con Italiano ho più libertà di muovermi e di rientrare all’interno del campo, con Motta invece dovevo pestare la linea e giocare sull’esterno. Sono contento di come gioca la squadra adesso, ma possiamo fare ancora di più.  

Sul saluto con Thiago Motta e il retroscena prima dell’addio

Prima della gara non ci siamo salutati, abbiamo scambiato due parole al termine ma non abbiamo parlato della partita. Se era agitato più del solito? Non mi sono concentrato su Motta durante la partita, penso che fosse come sempre. Se ci aveva avvisato del suo addio? Lui è stato un professionista esemplare per tutta la stagione, ci ha salutato qualche giorno prima della scelta di non rimanere. Siamo stati i primi a saperlo dopo che aveva preso la decisione in maniera ufficiale.

Sul suo ruolo

Se preferisco giocare a destra o a sinistra? Sono devastante su entrambe le fasce (ride, ndr).

Sull’esultanza

Esulto così per rimarcare le mie origini perché sono metà svizzero e metà senegalese e il leone è un simbolo del Senegal. È un gesto di attaccamento  alla mie origini.

LEGGI ANCHE: Le pagelle di Juventus-Bologna: Ndoye pazzesco, l’errore di Miranda porta alla beffa

 

Leonardo Nevischi

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