Michele Paramatti, ex terzino del Bologna, è stato intervistato dal quotidiano la Repubblica per commentare l'ottimo momento di forma della squadra di Thiago Motta

Di seguito le sue parole:

Sui risultati: “Miglior momento dal 2002? Credo di sì, i risultati dicono questo. Il Bologna da allora non è mai stato così vicino all’Europa e ora può esser la volta buona: non sarà facile, ma è un bell’esame di maturità, una sfida e un’occasione”.

Sulla gestione di Arnautovic: “Motta ha mostrato di essereallenatore con una visione d’insieme, e nell’economia del gruppo a volte il sacrificio del singolo è funzionale. Ma nel finale di stagione Arnautovic tornerà a incidere”.

Su Thiago Motta: “Motta è forse un mix dei miei tre tecnici, ha qualcosa di tutti loro, a partire dal saper avere un dialogo coi giocatori e gestire il gruppo facendo sentire tutti integrati: il calcio è cambiato ma questo resta essenziale. La squadra ha iniziato a giocare un po’ più libera e spensierata, ed è un aspetto che richiama Mazzone; ha una coralità di gioco in cui tutti fanno la fase offensiva e tutti quella difensiva come nella cooperativa di Ulivieri; mentre per alcune trame in fase di costruzione e impostazione di gioco mi ricorda Guidolin”.

Su Posch: “Vedere un numero 3 che segna mi piace e emoziona, è un terzino molto valido e una bella intuizione di Motta: merito suo ma anche del giocatore che ha imparato in fretta a captare le idee dell’allenatore. Poi c’è Orsolini, che sta crescendo, ma è l’unità d’intenti e gioco al di là delle qualità del singolo che mi fa ben sperare sia la volta buona”.

 

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