Un finale di stagione che sta appassionando tutti, grandi e piccoli, e che sta rendendo il campionato italiano affascinante e combattuto: nessuno ha intenzione di mollare.
La zona Champions è assai trafficata, e la vittoria dell’Atalanta a Monza rischia di chiudere i conti per quanto riguarda il terzo posto, lasciando in palio a Juventus, Roma, Lazio, Bologna e Fiorentina il tanto ambito quarto gradino.
È intervenuto in questo discorso Cesare Prandelli, ex commissario tecnico della Nazionale italiana, la cui ultima esperienza in Serie A risale al 2021, sulla panchina della Fiorentina.
Di seguito alcune delle sue parole a La Gazzetta dello Sport, riguardo alla volata Champions e, in particolare, al Bologna.
Questa lotta per la Champions vale quella per lo scudetto: quattro o cinque squadre ancora in gioco, risultato apertissimo e tifosi che si divertono. Bellissima. Affascinante.
Capisco che economicamente sarebbe un dramma, anche perché era l’obiettivo minimo. Può ancora farcela. Però, onestamente, quella che merita il quarto posto è il Bologna.
Ha un bel gioco con un sistema nuovo, ha valorizzato interpreti, è offensiva e spettacolare, ha continuità. Non era scontato. E cosa dire della Roma di Ranieri che non si ferma più? E della Lazio che fuori casa vince spesso? Il calcio è bello anche perché è crudele: ce la farà una soltanto.
Non è facile confrontare gli allenatori. Vedo però un paio di cose: più unità di squadra, infatti il carattere ora è collettivo e non più soltanto individuale, e una formazione con sei/sette che non cambiano mai. A volte però ci si dimentica che Thiago era così anche al Bologna.
Sarà decisiva solo se la Juve va a vincere. Altrimenti la lotta resta aperta. La Lazio è un po’ meno brillante, le coppe pesano. Ci si dovrà abituare a cambiare sei o sette giocatori quando ci sono due impegni a settimana. Per l’Inter tutte le partite erano decisive, triplete di qua, triplete di là, e ora soffre un po’.
Il Bologna ha un punto in meno e un calendario non facile, ma può farcela. Italiano era bravo, qui è ancora migliorato nella verticalizzazione rispetto alla Fiorentina, dove aveva giocatori per passaggi corti e palleggi. Crea tante occasioni, riparte veloce, con Ferguson centrale ha dato la svolta, e Orsolini è diventato una seconda punta da dieci gol. Meriterebbe la Champions.
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