Nulla da fare per il Bologna di Vincenzo Italiano. Un ottimo Lecce rallenta la corsa europea dei rossoblù, visibilmente e comprensibilmente stanchi dopo l’impresa di martedì a Bergamo. Il verdetto del campo ha messo però in evidenza un altro aspetto fondamentale: la sua assenza è stata veramente pesante e visto che dovrà restare ai box per un mese, è opportuno trovare al più presto delle contromisure.
I felsinei al Via del Mare hanno dovuto fare a meno di Jens Odgaard, un’assenza decisamente pesante, dal punto di vista tecnico-tattico. La partita è stata una battaglia, nel senso sportivo del termine, con molti contrasti e duelli fisici, per questo il danese avrebbe potuto dare una grossa mano vista la sua imponente fisicità. Il classe 1999, arrivato a quattro centri in campionato, sarebbe stato utile anche nello sviluppo della manovra, apparsa compassata e frammentaria. Del resto se si guardano le heatmap delle sue ultime partite si nota da subito come, svariando su tutto il fronte offensivo, fornisca molte soluzioni in più ai compagni.
Oltretutto le sue doti balistiche, in particolar modo da fuori area, potevano essere il jolly mancato ieri sera, partita in cui il Bologna ha tirato pochissimo in porta (appena due volte). La centralità e l’importanza del numero 21 rossoblù è ben nota anche a Italiano, il quale ne ha parlato ai microfoni di Sky incalzato da Beppe Bergomi. Il tecnico ne ha approfittato anche per fornire quelle che potranno essere le possibili soluzioni in partite di questo tipo, analizzando gli aspetti che dovranno essere migliorati.
Ma che Odgaard è un’assenza importante quello sicuramente, per come era cresciuto nell’ultimo periodo, per come interpretava quel ruolo ci aveva portato grandissimi vantaggi, soprattutto in zona gol ha fatto veramente la differenza con il suo mancino. Chiaramente è una perdita importante
E’ vero che abbiamo creato poco, ma nel momento in cui in mezzo al campo si creano tutti questi 1 vs 1 e la palla non passa dai piedi dei centrocampisti c’è bisogno dei difensori. Difensori che inizino da dietro ad andare verticali e fare anche qualche cambio di campo per mettere gli esterni in condizione di andare in un contro uno e quello lo abbiamo fatto poco. Da quel punto di vista dobbiamo migliorare: è successo a Empoli ed è successo anche questa sera.
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