Gli stessi punti dell’Inter. Dopo tre giornate. E sabato a San Siro c’è Inter-Bologna. Chi l’avrebbe detto? Forza, faccia un passo avanti chi l’aveva pronosticato. La prima cosa bella è la classifica. Roma, Milan, Napoli a punteggio pieno, 9 punti. E appena più sotto: Inter, Udinese e Bologna a 7 punti. Dopo il pareggio di Bergamo – due settimane fa – avevamo scritto: e se il Bologna fosse l’Ottava Sorella? Per ora sta nella famiglia allargata delle squadre che hanno cominciato (molto) bene questo campionato. Il Mihajlovic bolognese non è nuovo a queste partenze sprint. Due anni fa il pronti-via era stato col botto: pareggio a Verona (1-1), vittoria casalinga con la Spal (1-0), colpaccio a Brescia (4-3). Sette punti anche allora. L’anno scorso il bottino era stato più magro, solo 3 punti: sconfitta a Milano col Milan (2-0), vittoria larga col Parma (4-1), sconfitta di misura da fare colazione con le unghie per il nervoso a Benevento (1-0). Pippo Inzaghi (2018-19) aveva fatto 1 punto, Roberto Donadoni (2016-17 e 2017-18) ne aveva messi insieme 6 e 4, Delio Rossi (2015-16) era invece partito zoppo, con tre sconfitte (peggior partenza del ventennio 2000). Saltando i tre anni di B, considerando invece la Serie A e andando a ritroso ecco Pierpaolo Bisoli (2011-12) con 1 punto, Magnani-Malesani (2010-11) con 2, Papadopulo (2009-10) con 2, Arrigoni (2008-09) con 3, altro stop con il triennio di B, poi Mazzone (2003-04, 2004-05) con 4 e 3, Guidolin (2000-01, 2001-02 e 2002-03) con 6, 6 e 4. bene bravo bis a Mihajlovic, dunque, che ha piazzato (per la seconda volta) la miglior partenza da vent’anni a questa parte. L’entusiasmo è motivato anche dalla prestazione del Bologna, contro un Verona scapestrato, ancora inchiodato a zero punti. Flash che ci piace sottolineare: l’uscita perfetta nei tempi e nei modi di Skorupski sui piedi di Simeone, lanciato a rete dopo un’indecisione di Bonifazi; le tre volte in cui Svanberg è andato al tiro (conclusione fuori di un soffio, tiro strozzato e parato da Montipò, finalmente gol) a certificare che l’inserimento offensivo dello svedese può rivelarsi davvero una soluzione di lusso e – infine – la personalità di Dominguez in mezzo al campo (quanta qualità ) e la capacità di adattarsi anche dietro, da centrale aggiunto. Mihajlovic può dirsi soddisfatto. La squadra è quella dell’anno scorso, senza Tomiyasu e Palacio e Danilo (Poli era una riserva), con in più Arnautovic e Bonifazi e Hickey (tre volte titolare in tre partite). Anzi no, c’è pure Medel. Un part-time che non ha lasciato il segno l’anno scorso, un uomo-squadra fondamentale quest’anno. Inter-Bologna nell’anticipo di sabato sera, dunque. Febbraio 2019: Inter-Bologna 0-1, gol di Santander, era la prima di Mihajlovic dopo l’esonero di Inzaghi. La settimana prima il Bologna era stato umiliato dal Frosinone (0-4) al Dall’Ara. Luglio 2020: Inter-Bologna 1-2, Juwara e Barrow, altra gioia firmata Mihajlovic. Che dire? Se non altro la San Siro nerazzurra a Sinisa porta bene.
Le parole del giocatore al termine della partita delle ore 18:00 contro il Bologna allo…
Le parole del tecnico della Fiorentina Stefano Pioli in conferenza stampa al termine della partita…
Il Real Madrid potrebbe perdere uno dei migliori prospetti del calcio spagnolo: la svolta per…
Le parole del vice tecnico rossoblĂą al termine di Fiorentina-Bologna Allo stadio Artemio Franchi di…
Le parole del dirigente al termine della partita delle ore 18:00 contro la Fiorentina allo…
La Juventus ha bocciato ancora una volta Joao Mario e a questo punto un intervento…