L’attesa è ormai finita: stasera scenderanno in campo Bologna e Milan, nel recupero del match della nona giornata di campionato. La partita, vista la posizione di classifica delle due squadre, assume una certa rilevanza, soprattutto se si vogliono alimentare le speranze europee. Della possibilità di tornare in Europa, della partita di stasera e di tanto altro ha parlato anche Lorenzo De Silvestri, il quale ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Andiamo riportare di seguito un estratto di quanto ha dichiarato.
Nel periodo fra l’ultima Fiorentina e la Samp. Volevo mollare tutto. Poi un giorno vado a Roma, vedo gli amici d’infanzia e glielo confesso. Loro mi dicono: “Stai facendo tutto ciò che ognuno di noi avrebbe sognato di fare e vuoi mollare? Ora vai, gioca o ti ci rimandiamo noi”. Gli amici sono una grande risorsa. E la testa conta”
Sulla carta il Milan è una squadra costruita per stare ad altissimi livelli. Noi, e ci metto anche il primo anno di Sinisa e Thiago, ad alti livelli ci siamo da tre stagioni: di certo vogliamo restarci
C’era Morata e adesso c’è Gimenez. Non c’era Joao Felix. C’era Fonseca e adesso Conceição. Però una cosa in comune con allora c’è: la gara dopo andammo a Cagliari e domenica abbiamo il Cagliari. Pareva scritto
Sette. E faccio i complimenti al gruppo: ha assimilato nozioni e linguaggi diversi in fretta. Questo gruppo è ricettivo, forte, non permaloso, serio. Sano. Il capitale umano di questo gruppo è incredibile: oltre alle qualità tecniche che negli anni sono cresciute, ci sono profili umani giusti perché sono stati scelti con cura. E si creato un “Profilo Bologna” grazie al quale chi viene a giocare qui sa che da me, Skorupski, Orso, Freuler e tutti potrà avere una linea guida ben definita e precisa
E’ stato bravo a farci capire la sua passione. All’inizio sembrava un “esagerato” che sta sempre sul pezzo. No: è appassionato di calcio. Non è mai scarico. Capire quanto sia dirompente la sua passione per il calcio ci ha aiutati a far bene, migliorare, a voler progredire
Questo è un termine forse giornalistico. Non lo è, manca ancora una marea di punti in palio
Tutti noi crediamo nel meglio, nel tornare in Europa, poi magari più l’asticella si alza e più si creano preoccupazioni o aspettative. All’ambiente chiedo di essere positivo, di restare come noi sul pezzo fino alla fine. Unione e sostengno. Poi si vedrà.
Reijnders: mi pare inarrestabile
Dominguez, perché oltre alle cose che fa non credevo potesse riuscirci in così poco tempo. Bravo lui e bravo Italiano. Poi dico Nico Paz
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