Un successo dietro l’altro, il Bologna non si ferma.
Dopo la sosta per le nazionali la squadra di Italiano ha ricominciato come aveva finito due settimane prima: vincendo.
Sta lentamente salendo l’attesa per la partita di questa sera, valida per la semifinale di andata di Coppa Italia, contro l’Empoli di Roberto D’Aversa.
A far gioire e applaudire il pubblico non sono però solo i risultati ottenuti sul campo, ma anche ciò che avviene fuori.
Il lavoro fatto fin qui dalla società è stato formidabile, e i numeri lo confermano.
La Gazzetta dello Sport riporta questa mattina un dato davvero importante, oltre che lodevole.
Infatti, per la prima volta sotto la gestione di Joey Saputo, ovvero dal 2014, il Bologna si appresta a chiudere in utile il bilancio al 30 giugno 2025.
Arrivato in Emilia durante il baratro della Serie B, ha dimostrato subito quanto credesse in questo progetto: nei primi due anni inietta un’abbondante dose di capitali, pari a 72 milioni, e, soprattutto, non esita a investire.
Dopo la promozione immediata nella massima categoria, seguono anni di mediocri piazzamenti in classifica, fino al 2022, anno in cui Claudio Fenucci e Giovanni Sartori avviano una politica di organizzazione economica saggia ed efficiente, basata sulla scelta di giocatori giovani e a basso costo.
Arriva la svolta quando, nella scorsa stagione, viene raggiunto il quinto posto e l’accesso alla UEFA Champions League.
Il deficit al 30 giugno 2024 viene ridotto a 16 milioni, rispetto ai 47 dell’anno precedente.
Quest’anno, grazie ad entrate derivanti dalla partecipazione in Champions e plusvalenze come quelle di Calafiori e Zirkzee, la situazione si è fatta più che interessante.
Anche se non è ancora calcolabile con precisione l’utile di fine giugno, che dipenderà dai verdetti di campo da qui ai prossimi due mesi, quel che è certo è che ci sarà il segno “più”.
Fattore fondamentale di questo enorme raggiungimento sono, oltre al sapiente e visionario lavoro svolto dal club, i risultati sul campo della squadra, che negli ultimi due anni ha dimostrato di saper tenere il passo delle big.
Prima con Thiago Motta, ora con Vincenzo Italiano: la musica non è cambiata, anzi, se possibile, è migliorata.
L’ex tecnico della Fiorentina sembra avere trovato la formula giusta per fare girare al meglio un gruppo di ragazzi coeso e di grande qualità .
L’unico mezzo rimpianto può essere la Champions, in cui spesso i rossoblù non hanno raccolto quanto avrebbero meritato, ma l’intenzione è quella di provare a rigiocarla l’anno prossimo.
Tutto dipenderĂ dalle ultime giornate di campionato, che vedranno i felsinei protagonisti in molti, quasi troppi, scontri di vertice: in ordine Napoli, Atalanta, Inter, Udinese, Juventus, Milan, Fiorentina e Genoa.
In piĂą, una Coppa Italia da andare ad azzannare, per portare a casa un trofeo che manca da troppo tempo.
Ci sono tutti i presupposti per una favola magica e duratura.
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