La Virtus Bologna perde una partita incredibile al PalaPentassuglia di Brindisi contro un'Happy Casa mai doma. 

Il punteggio finale (78-77) potrebbe, agli occhi di chi non ha visto il match, apparire come il risultato di una gara giocata punto a punto, quando, al contrario, la squadra di coach Scariolo ha diretto comodamente le operazioni per tre quarti, facendosi rimontare nell'ultimo parziale. Qualche decisione arbitrale dubbia, soprattutto nel finale, non può nascondere quello che è stato l'apice di ingenuità raggiunto da una squadra inesperta in alcune sue componenti, impegnata in un doppio impegno complicato. 

Le pagelle

VIRTUS

OJELEYE 8 - gioca una gara magistrale, dall'inizio alla fine. 20 punti e 7 rimbalzi per un giocatore di talento, freddo e concreto, il quale, anche nel momento di massima difficoltà per i suoi, incide sull'incontro con una tripla, che, solo apparentemente, allontana nuovamente gli avversari nel punteggio. In difesa si applica e carica i suoi tramite i punti segnati e la sua esperienza. 

JAITEH 6 - al limite del 5.5, se non fosse per la doppia doppia messa a referto ed i primi tree quarti, giocati in maniera concreta e lucida. A rimbalzo fa la voce grossa (10 palle vaganti catturate), incide a livello di produzione offensiva (12 punti segnati) e crea ingombro nel pitturato, rendendo, per buona parte di gara, la vita molto difficile a Perkins. E' il colpevole di una palla persa sanguinosa nel finale, che si lascia strappare dalle mani da Lamb: deve avere più cattiveria e rimanere concentrato per tutto il tempo in cui è sul parquet di gioco. 

WEEMS 6,5 - 10 punti, 2 rimbalzi ed una prestazione discreta per il numero 34 della Segafredo. E' preciso dalla lunga distanza, rimane concentrato ed aiuta i compagni in difesa, nonostante le due triple di Lamb nel finale di gara arrivino in seguito ad una sua marcatura non certamente perfetta. Viene lasciato in panchina da Scariolo per qualche minuto di troppo e rientra freddo sul parquet di gioco. 

BELINELLI 5,5 - non riesce quasi mai a rendersi pericoloso. Un gioco da quattro punti e qualche altro canestro messo a referto non possono regalargli la sufficienza: in difesa si impegna, ma non è incisivo come nella metà campo avversaria ed in attacco non riesce a prendersi le conclusioni che vorrebbe. Viene cercato il giusto dai compagni, ma, quando riceve, spesso non si libera della marcatura avversaria. 

MANNION 5,5 - 9 punti, 1 rimbalzo e 3 assist in ventisette minuti sul parquet di gioco. La gestione dei possessi è, in realtà, migliore rispetto ad altre uscite dell'ex Golden State, il quale, però, fatica nella propria metà campo e sbaglia qualche tiro di troppo (0/5 dalla lunga distanza). L'ultimo tentativo della partita lo sbaglia lui, forse la scelta di concludere con un runner da centro area non è delle migliori, ma, certamente, la sconfitta non lo vede come unico colpevole.

HACKETT 6 - gioca una partita concreta, nulla di più. Quando spara da dietro l'arco, tendenzialmente segna (⅔), si applica in difesa, tenta di limitare i “piccoli” avversari e prova a farsi sentire anche nella lotta per le palle vaganti (3 rimbalzi catturati): la sua esperienza è certamente un valore aggiunto per la Segafredo.

MICKEY 5 - è un periodo di grossa difficoltà per il numero 25 bianconero (fatta eccezione per la gara interna contro la Reyer Venezia) e si vede. Parte benissimo, con una grande propensione all'attacco, 5 punti nel giro di un minuto e si dimostra una mina vagante nel pitturato. Durante il corso della gara, però, si perde, finendo per scomparire quando più conta; 3 rimbalzi a referto per lo statunitense ed una prestazione fin troppo in sordina. 

BAKO 6 - gioca dieci minuti in meno di Jaiteh e questo è inspiegabile. Quando è sul parquet di gioco, il centro belga rappresenta un reale problema per la difesa avversaria, a causa di una grande cattiveria agonistica sotto le plance (la stessa che gli permette di inchiodare per due volte il pallone al ferro) e della sua esplosività. Si intende abbastanza bene con i compagni che lo assistono e crea ingombro in area, nonostante commetta, ancora una volta, qualche ingenuità di troppo nel controllare la sfera tra le sue mani. 

LUNDBERG 5 - in attacco, di fatto, non esiste (½ da due e 0/2 da tre) e questo basterebbe per giustificare il suo voto. Si applica in tutte le zone di campo, difende con decisione, raccoglie 5 rimbalzi e “smazza” 2 assist, ma le vu nere non possono prescindere dal suo talento offensivo. Deve farsi sentire di più e farsi trascinare di meno. 

PAJOLA 5 - tredici minuti di scarsa qualità. La gestione dei possessi che passano dalle sue mani non è male, ma in fase offensiva è impalpabile (0/2 da due e 0/3 da tre) e nella sua metà campo non gioca come potrebbe. Condisce il suo tabellino con 2 rimbalzi e 1 assist, fin troppo poco considerato l'avversario che si trova di fronte. 

CAMARA s.v.

MARTINI n.e.

SCARIOLO 5,5 - la partita è preparata al meglio e lo si vede nei primi tre quarti di gara: le sue vu nere giocano rapidamente, si trovano ad occhi chiusi e non lasciano speranze agli avversari. Quando le cose si fanno difficili, però, stacca le mani dal manubrio: il tecnico bianconero rischia più volte di prendere un tecnico e si dimentica Weems e Bako in panchina. Col senno di poi, l'utilizzo di Ojeleye è corretto, ma, se la partita fosse finita con un altro risultato, sarebbe stato eccessivo, considerata l'importanza del giocatore in Eurolega. 

BRINDISI: Perkins 7.5, Bowman 7.5, Lamb 7, Burnell 6.5, Reed 6.5, Harrison 7, Mezzanotte 6.5, Mascolo 5.5, Bayehe 5.5, Vitucci 6.5.

Scariolo: "Siamo stati molli ed egoisti. Trenta minuti eccellenti, ultimi dieci indegni. Qualche azione va rivista al replay ma..."
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