L'ex capitano del Bologna, Marcello Castellini, ha parlato al Corriere di Bologna della stagione dei rossoblù e del momento di flessione che stanno vivendo complici i tanti infortuni. Ecco le sue parole. 

La sosta al momento giusto o sbagliato?

Possono valere entrambe: il Bologna viene dal primo piccolo incidente di percorso, ma più a livello di risultati che di prestazioni. A Cagliari è stato sottotono, ma contro il Genoa ha sempre fatto la partita e in Coppa Italia non meritava di uscire: sono mancate soprattutto le finalizzazioni.

Mancanza di Zirkzee a Cagliari

E' comprensibile: è un giocatore anomalo, che abbina alla forza fisica una tecnica sopraffina, che oltre alla fase realizzativa ha la capacità di mandare in rete i compagni. Da ex difensore, è un attaccante che disturba molto chi deve occuparsene: tra quelli che ho affrontato io mi ricorda certe movenze di Amauri, anche se Zirkzee ha caratteristiche diverse. E dopo la partenza di Arnautovic ha tirato fuori qualità da leader. 

Sei gol subiti nelle ultime tre gare

Per un girone il Bologna ha fatto molto bene anche dietro, girava tutto a meraviglia e al minimo errore arrivava la parata: significa che c'è stata una grande prova mentale da parte di tutti. Magari a volte è girata in maniera fortunosa, poi ti ritrovi a subire gol al primo tiro in un paio di occasioni: non credo che la squadra abbia ceduto all'appagamento o all'entusiasmo che si sente in città, non mi sembrano quel tipo di gruppo né quel tipo di allenatore. Penso più che altro a un piccolo calo fisiologico che può accadere nel contesto di un campionato strepitoso: per 2-3 partite capita di pagarlo.

Thiago Motta
Thiago Motta (ph. Image Sport)

L'anno giusto per l'Europa?

Finora alcune big hanno concesso più di qualcosa, ma il campionato è solo a metà: il Bologna avrà meno impegni delle competitor da qui in avanti e sarà chiamato a ripetere il girone di andata, con la barra molto alta, per infilarsi se le grandi continueranno ad avere difficoltà. A quel punto i rossoblù avranno fatto il grande salto a lungo sperato.

Castellini, il Bologna ha la propria identità

Il Bologna ha caratteristiche che mi piacciono molto, la gara di Coppa Italia è un esempio: ha giocato come sa, costringendo la Fiorentina a snaturarsi e mettersi a tre dietro per limitarla. La squadra di Motta gioca sempre alla sua maniera, non cambia identità: ruba palla e la conserva in modo costruttivo, ricorrendo poco o nulla al lancio lungo.

Il rischio di affrontare squadre chiuse 

Magari non accadrà alla ripresa contro il Milan, ma quella modifica attuata dalla Fiorentina o dal Cagliari dopo i primi 25 minuti il Bologna la ritroverà spesso. E' il destino delle squadre forti subire le contromisure. Se la butti dentro, la partita cambia e l'avversario si apre: tante in A hanno capito che a giocarsela a viso aperto con questo Bologna ci si fa male.

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