Una buona Fortitudo perde contro Milano, in una partita che ha regalato tante emozioni e qualche brivido di troppo ai tifosi biancorossi. Tutto sommato, da questa gara, coach Antimo Martino si porta a casa una prestazione educata ed attenta da parte dei suoi giocatori, che devono, però, ancora lavorare tanto su alcune lacune evidenti del loro gioco, motivo, in buona parte, delle tante sconfitte che la Effe sta incassando. 

Le pagelle

FORTITUDO

FRAZIER 7 - una prestazione da MVP la sua. Chiude con 22 punti, 2 rimbalzi e 1 assist, portandosi a casa la soddisfazione di essere il top scorer del match. Difende in maniera attenta ed energica, si prende tante responsabilità e raramente sbaglia quando tira. Le sue percentuali calano ad inizio ripresa, quando anche tutto il resto dei suoi compagni perde lo smalto dei primi due quarti. Prova fino alla fine a tenere a contatto i suoi e crea problemi agli avversari, con il suo arresto e tiro, quasi mai letto dalla difesa milanese.

BENZING 5,5 - autore di un primo quarto spaziale, da 10 punti nei primi sei minuti di partita, viene tenuto a riposo da Martino per buona parte della seconda frazione di gioco e, da quel momento, non riesce più ad essere incisivo. E' ad un passo dalla sufficienza solo grazie ai suoi primi dieci minuti di gara, che permettono alla Fortitudo di rimanere a contatto e, in alcuni momenti, anche di andare avanti nel punteggio. Difende in maniera educata, ma si risveglia in fase offensiva quando la partita è già sfuggita dalle mani della sua squadra. 

PROCIDA 6,5 - una delle migliori prestazioni in maglia Fortitudo per il giovane talento italiano, che chiude la sua gara con 12 punti e 3 rimbalzi. Non si distrae mai, corre dietro agli avversari e rimane lucido anche in fase offensiva, in cui legge molto bene la difesa di Milano e varia il suo gioco d'attacco. E' autore di una schiacciata in reverse, che finirà tra gli highlights del campionato, ha buone percentuali al tiro e quando penetra lo fa in modo deciso. 

DURHAM 5 - gioca una delle peggiori prestazioni dal suo arrivo a Bologna. Assente da entrambe le parti del campo, non riesce nemmeno a gestire bene i possessi che passano dalle sue mani. Subisce troppo la pressione avversaria, in particolar modo quando penetra e prova ad appoggiare la palla al vetro, riuscendo, però, solo a colpire la parte esterna del tabellone. Non è di aiuto ai suoi compagni, che, dal canto loro, non lo coinvolgono più di tanto. Una volta iniziata la partita, la scelta di Martino è chiara: dare a Frazier la responsabilità della gestione del pallone, senza più affidarsi al suo playmaker. 

ARADORI 4,5 - prova del tutto inconsistente per un giocatore che ha abituato i propri tifosi a tutt'altro genere di prestazioni. Chiude la sua partita con 5 punti, 4 rimbalzi e 1 assist, rimanendo nell'ombra per tutto il corso del match. Non riesce ad essere incisivo in fase offensiva, con percentuali bassissime al tiro ed un insufficiente movimento senza palla, ma non si applica nemmeno in difesa, fase del gioco in cui fatica a tenere gli avversari e a leggere in anticipo i loro schemi. 

CHARALAMPOPOULOS 5,5 - gioca pochissimo e per questo il suo voto sfiora la sufficienza. Martino non gli concede il tempo necessario per provare ad essere incisivo, ma, quando è sul parquet di gioco, fatta eccezione per una tripla, non si fa vedere in attacco. Prova a dare una mano nella sua metà campo, ma i diretti avversari lo anticipano quasi sempre nelle scelte e lo mettono in grossa difficoltà. 

BORRA 4,5 - unico centro a disposizione di Martino, in una condizione fisica che gli permettesse di fare una buona gara, si fa surclassare da Bentil e Tarczewski, senza riuscire a contrastare la loro fisicità a rimbalzo e a batterli in fase offensiva. Non mette a referto neanche un punto ed abbocca troppo facilmente alle finte dei due esperti pivot avversari. E', sia tecnicamente che fisicamente, un passo sotto ai suoi compagni di reparto, che oggi, però, a causa di alcuni risentimenti muscolari avvertiti in settimana, non erano in grado, di fatto, di giocare; nonostante fosse l'unico dei tre centri biancoblù in grado di stare in campo, la sua prestazione non aiuta la Effe. 

GROSELLE 5 - non riesce, di fatto, a giocare. Gli acciacchi muscolari avvertiti in settimana e la conseguente mancanza di allenamenti si fanno sentire ed il centro texano non può nulla contro l'irruenza fisica di Bentil e Tarczewski. Nonostante i dolori alla schiena, prende 6 rimbalzi e per questo il suo voto è più alto rispetto a quello del compagno di reparto, Borra. 

FELDEINE n.e.

TOTE' n.e.

MANNA n.e.

ZEDDA n.e.

MARTINO 6 - nonostante i problemi di roster con cui la sua squadra si approccia alla gara, trova discrete prestazioni dai suoi singoli ed un gruppo squadra, che, dal suo arrivo, è sicuramente più solido e unito. E' il dottore della Fortitudo, che, con la sua tranquillità e compostezza, riesce a mettere in campo dei quintetti competitivi, riuscendo a distogliere l'attenzione dai problemi societari che hanno caratterizzato la settimana appena passata dei biancoblù e dall'infermeria piena di giocatori fermi da tanto tempo. 

MILANO: Melli 6.5, Datome 7, Alviti 6, Bentil 6.5, Daniels 6, Ricci 5.5, Biligha 6, Baldasso 5.5, Tarczewski 6, Hall 6, Kell s.v (uscito nel primo quarto per infortunio), Leoni s.v., Messina 7. 

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