Nell’ultima partita di campionato in cui il Bologna si è fatto piegare dall’Inter di Simone Inzaghi, è avvenuto l’esordio con la maglia rossoblù di Santiago Castro. Il calciatore argentino avrà già nelle prossime gare nuove occasioni per vestire la maglia felsinea dato l’infortunio di Zirkzee, forse partendo già dal match di domani contro l’Empoli. Ecco le sue parole a Bfc Week alla vigilia della sfida ai toscani.
Ho cominciato a giocare nel Velez, più o meno a 11 anni. Ho debuttato in prima squadra all’età di 16 anni, molto giovane. Un cammino lungo, ma grazie a Dio il Bologna ha mostrato interesse in me, e dal primo momento io sono voluto venire qui. Mi sto allenando nel miglior modo possibile con la squadra e con l’allenatore. Sono molto contento e pronto a dare tutto.
Conoscevo qualcosa, seguivo la squadra quando c’erano Nico Dominguez e Gary Medel, molti sudamericani sono passati di qua. Sapevo che era una squadra forte, un club storico che sta giocando un buon campionato. Ho capito che era il posto giusto per crescere e portare il mio contributo.
Molti compagni mi hanno scritto su Instagram, Joshua, Dan e Lollo. Abbiamo parlato un po’, ero contento e avevo molta voglia di arrivare, anche i tifosi mi hanno riempito di messaggi. E’ stato molto bello sapere di avere l’appoggio di tutti.
C’è un gruppo bellissimo, che lavora al 100%, mi trovo bene con tutti, tutti mi hanno aiutato. Mi hanno aperto le porte dello spogliatoio e mi stanno aiutando molto. Mi trovo bene con Dan, con Joshua, con Lucu ho un bellissimo rapporto. Sono molto contento di essere arrivato in questa squadra.
Una caratteristica del mio gioco è dare tutto in ogni giocata, vivere a mille la partita. Che sia segnare, fare gioco, fare da primo difensore, mettere pressione agli avversari, in poche parole faccio tutto quello che posso per aiutare la squadra. Non sono egoista, anzi il contrario. Gioco più per la squadra che per me e cerco di dare alla squadra e all’allenatore ciò di cui hanno bisogno.
Abbiamo giocato una buona partita, abbiamo avuto possesso di palla, attaccato e creato situazioni da gol contro una squadra forte come l’Inter che è saldamente prima in classifica. Li abbiamo tenuti nella loro metà campo per tutto il secondo tempo, sempre fedeli al nostro gioco e a quello che chiede il nostro allenatore. Continuiamo su questa strada, nonostante questo risultato la squadra è ancora lì in alto, continuiamo così fino alla fine della stagione.
La stiamo preparando nel modo migliore, cerchiamo sempre i tre punti. Sappiamo che è un campo difficile ma non è una scusa. Daremo tutto per vincere.
Sto con la mia famiglia, con i miei amici, sono sempre in contatto con loro. Poi bevo il mate, studio l’italiano, e se c’è una partita di calcio che sia in Italia o in Argentina, io la guardo.
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