El Azzouzi: “Nello spogliatoio c’è un’atmosfera fantastica. A Bologna mi sento a casa”

Oussama El Azzouzi, centrocampista marocchino classe 2001 del Bologna, è stato intervistato nell’edizione odierna di Bfc Week, la trasmissione rossoblù che esce tutti i venerdì su YouTube, in cui ogni volta viene intervistato un giocatore diverso che racconta la sua esperienza con la maglia del Bologna. Ecco le parole di Oussama.

Gol contro la Lazio

Sono molto felice per il mio primo gol con il Bologna. E’ stato speciale. L’intervento del VAR? Ho guarda la panchina e tutti mi dicevano: “è gol!”. Quindi avevo già capito che l’avrebbero convalidato.

Momento magico

Nello spogliatoio c’è un’atmosfera fantastica. C’è grande qualità e giochiamo di squadra. Tutti lavorano bene, c’è una ragione se abbiamo fatto così tanti punti.

Tifosi

E’ molto bello vedere così tanti tifosi, per la squadra è una motivazione ulteriore. Ci spinge a dare sempre di più in campo, per vincere anche per loro. Dobbiamo solo rimanere concentrati, ogni partita, indipendentemente dall’avversario. Tutte le squadre in Serie A sono forti e alla fine il lavoro duro paga sempre.

Ambientamento in città

Bologna è una città bellissima, si mangia benissimo e la gente è molto carina. Mi sento già a casa qui.

Le parole di El Azzouzi dopo la vittoria contro la Lazio

Abbiamo ottenuto una grande vittoria, io sono contento anche per aver segnato il mio primo gol in Serie A in una partita così importante. Il mister era contento per me e ho ripagato la sua fiducia nell’avermi fatto partire titolare. Do sempre il massimo in allenamento e sono convinto che l’impegno venga sempre ripagato.

Il pensiero di Motta dopo il match dell’Olimpico contro i biancocelesti

Durante la partita sono successe cose fantastiche dal mio punto di vista. Gli errori esistono sempre nel calcio, ma l’importante è la reazione che si ha. El Azzouzi ha avuto un’incomprensione con Kristiansen ma poi si è subito ripreso con coraggio. Sono contento per come abbiamo vinto, dettando il nostro gioco fino alla fine. Questo mi lascia molto soddisfatto perché non abbiamo perso la nostra identità fino al termine della partita. Lucumì è l’esempio di ciò che dico: dopo l’errore non ha fatto solo un gran salvataggio ma ha giocato con tranquillità, giocando bene a calcio, senza buttare mai la palla e continuando a prendersi dei rischi nonostante l’errore iniziale.

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