Dopo la trionfante prestazione contro il Borussia Dortmund, i rossoblù tornano in campo, stavolta in campionato, per continuare la corsa verso l’Europa.
Questa sera, alle ore 20:45 fischio d’inizio di Empoli-Bologna, gara valida per la 22esima giornata di Serie A.
Nell’edizione odierna del Corriere di Bologna ha rilasciato un’intervista Massimo Orlando, ex calciatore, tra le altre, di Milan e Fiorentina, attuale commentatore radiofonico per Radio Rai.
Di seguito le sue parole.
È un gran bel Bologna, è un piacere vederlo giocare, è una squadra pimpante, tecnica, dinamica. Da quando è venuto fuori il mercato, che all’inizio è stato un punto di domanda, la squadra è fiorita.
Per Italiano era un’impresa complicata subentrare a Motta. Ha avuto una strada in salita senza quei 4 giocatori e i problemi estivi. A Firenze ho battagliato per lui che con una squadra buona, ma niente di clamoroso, ha conquistato tre finali che poi ha perso. Ma lì c’è arrivato. È un allenatore molto molto bravo.
La Viola di Palladino gioca peggio. Qui sono esigenti. Italiano ha il suo credo che lo espone a critiche. Anche a Bologna ha buttato via qualche punto nel finale, ma il resto è tutto molto positivo.
Aveva sempre il paragone di Motta addosso, sono comprensibili le difficoltà iniziali. Io ho ammirato tanto tanto il Bologna dell’anno scorso che aveva un gioco per me irripetibile. Ma Italiano coinvolge tutti, sa gestire la rosa e ora ha migliorato la fase difensiva con la linea un po’ meno alta. Ha pagato solo errori individuali. Magari non è un gran comunicatore, ma io lo giudico sul campo.
L’ha affrontata quando tutto era in costruzione. Con la squadra di oggi, in condizione, avrebbe avuto molte più chance. Basta vedere le prestazioni di Torino, di Milano, con la Roma: se la gioca sempre.
Con Italiano è in corsa. Il Bologna è la mina vagante del campionato, il quinto posto è lì… Saputo ha tutto per stare lì e provare a vincere qualcosa: dirigenza, allenatore, il ds Sartori, il pubblico.
Odgaard è meraviglioso, Castro migliora ogni partita, Dominguez è modernissimo. Poi c’è Ferguson: rientrando ha cambiato la squadra.
Ora si chiede all’esterno di fare le due fasi: lui se vuole può farle. I convocati non sono tanto bravi più di lui. Forse è sottovalutato.
Sarò li a commentare per Radio Rai. Quando c’è il Bologna sono sempre contento. A Empoli sanno fare calcio. Ora la squadra è un po’ in calo, ma gioca bene: due giovani attaccanti come Colombo ed Esposito, un Fazzini delizioso in mezzo, Gyasi e Pezzella sugli esterni. Il Bologna dovrà essere al top.
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