Renato Baldi è un membro dello staff di Mihajlovic. In particolare, è colui che è in collegamento con l'allenatore tramite auricolari. Ne ha parlato in un'intervista concessa all'edizione odierna de la Repubblica.

Sul metodo di lavoro: “Uno schema collaudato :il mister mi ha dato il compito di parlare in diretta con lui e riferire tutto a De Leo, Tanjga e Magnani o ai giocatori. In allenamento lui li guarda in streaming e mi chiama quando vuole dire qualcosa alla squadra o consultarsi con lo staff”.

Sulle indicazioni di Mihajlovic: “Interviene per spronare il singolo a far meglio o correggere errori tecnici e tattici, ma anche per dirci di sottolineare alla squadra le cose fatte bene. Tiene molto all’intensità degli allenamenti e partecipa a ogni scelta. Io cerco di trasmettere tutto quello che mi dice in campo”.

Sul carattere di Mihajlovic: “Non è vero che ‘ribalta gli spogliatoi’, è molto lucido e sa quando usare toni più aggressivi e quando essere pacato. Anche al telefono è così, a volte magari un po’ energico nel dirmi le cose, altre più tranquillo. Noi non lo scimmiottiamo, riferiamo quel che vuol fare passare ognuno col proprio modo di essere energici o anche incazzati”. 

Sul momento della partita: “C’è un’adrenalina diversa nelle comunicazioni. Sinisa la partita le vive molto, ma anche in questo caso riesce a passare le comunicazioni alla squadra nella sostanza e nei toni corretti. In partita la linea telefonica è sempre aperta. Mi riferisce le sensazioni sull’atteggiamento, sui cambi, e io all’istante le giro a De Leo e Tanjga. La scelta finale è sempre sua, ma non vuole degli 'yes man'. In questo staff c’è grande libertà di dire quel che ognuno pensa. È un atto di fiducia non scontato che professionalmente mi fa piacere, ma preferirei il mister fosse qui”.

 

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