In occasione della sfida di questa sera tra Bologna e Lille di Champions League ha parlato un ex centrocampista rossoblù. Ora ha 40 anni, cinque figli e vive in Francia, dove ha aperto due ristoranti. Stiamo parlando di Mourad Meghni, trequartista che ha indossato la maglia del Bologna dal 2000 al 2006, soprannominato “Petit-Zizou”. In italiano il “piccolo Zidane”, anche se lui stesso ha detto che forse aveva qualcosa di Zidane, ma che non si è mai permesso di paragonarsi con il campione francese.
Ecco la sua intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato del suo legame con la città, del rendimento dei rossoblù in Champions League, aggiungendo poi un commento su Thijs Dallinga.
Il Bologna nel cuore dai tempi delle giovanili
Ho sempre detto ai miei figli: voglio portarvi a Bologna. Li ho portati l’estate scorsa: si sono innamorati. Lì sono cresciuto, ho vinto con Pioli, ho avuto maestri di calcio. E forse non me ne dovevo andare.

Sul rendimento del Bologna in Champions League
Quando ho visto che si era qualificata in Champions ero felice. Ho visto la partita contro il Monaco: francesi più tecnici, più esperti. Ma ho fiducia.
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Sul Lille
Genesio ha proseguito basando tutto su bel calcio. E ci sono giocatori tecnici. Penso ai due franco-algerini Zedadka e Aissa Mandi, David che fa sempre gol e Zhegrova. Quello che però mi ha impressionato di più ha 17 anni: Bouaddi.

Su Thijs Dallinga
Infine, l’ex centrocampista del Bologna ha parlato di Thijs Dallinga. Il nuovo attaccante rossoblù aveva fatto bene con la maglia del Tolosa in Francia, mentre quest’anno non ha ancora inciso sotto le Due Torri. Ecco il pensiero di Meghni sull’attaccante olandese.
In Francia era considerato bravissimo. Tanti gol, uomo d’area, qualità. E’ duro l’ambientamento. Però i gol li ha sempre fatti quindi serve fiducia. Arriverà arriverà.
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