Nel recupero contro Torino serviva un successo da tre punti ma la Geetit non ce l’ha fatta. La vittoria al tiebreak è importante sul piano morale, tiene vivo un barlume di salvezza ma non è l’obiettivo sperato. L’ultima dell’anno al PalaDozza ha visto i bolognesi vincere il primo set per poi farsi rimontare, pareggiare i conti nel quarto ed infine festeggiare 15-13 al quinto confermando quella discontinuità che è stata la caratteristica dominante della stagione.
Ora la Geetit deve andare a prendere almeno un punto sul campo quasi impossibile di Prata di Pordenone, sperare che Savigliano non muova la classifica e poi giocarsi tutto nell’ultima gara della stagione. Un’impresa purtroppo ai limiti dell’impossibile.
Ieri sera i rossoblù hanno battuto Torino in quasi tutti i fondamentali trovando 6 ace ben distribuiti su tutta la squadra e soprattutto ben 13 muri (Faiulli al top con 4), chiudendo con un ottimo 60% in ricezione e pagando solo con un migliorabile 41% in attacco. Stavolta l’eroe di giornata non è stato il solito Spagnol (16 volte comunque a segno) ma Maretti con 20 punti che ha permesso di variare con efficacia il fronte offensivo, aiutato anche da Dalmonte con 15.
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