Nell'affascinante cornice del Mapei Stadium, il Bologna impatta sul Sassuolo e porta a casa un punto che accontenta più meno tutti. La classifica non si smuove particolarmente e i neroverdi restano dietro di due lunghezze. La corsa per un piazzamento all'ottavo posto ha almeno 6 contendenti racchiuse in soltanto due punti. In virtù di questo diventa quindi necessario cercare di ridurre al minimo i passi falsi e consolidare una posizione che chiuderebbe comunque in maniera positiva una stagione che si potrebbe definire di assestamento. Il nuovo Bologna targato Thiago Motta-Sartori ha infatti posto la prima base per una crescita graduale in vista dei prossimi anni. Gli ingredienti per poter ambire pian piano a qualcosa di più prestigioso pare infatti che ci siano tutti. Terzo pareggio nelle ultime 5 per i rossoblu, che sono a secco di vittorie da un mesetto circa. Un calo del rendimento che ha del fisiologico vista l'ottima rincorsa compiuta dagli emiliani nel cuore della stagione. Le ultime quattro di campionato riserveranno anche due impegni casalinghi prestigiosi, contro Roma e Napoli, mentre le trasferte di Cremona e Lecce potranno consentire ai rossoblu di mettere in cascina altri punti per terminare al meglio il campionato.

LE FORMAZIONI

Nuovo cambio di modulo per Thiago Motta che, dopo aver sperimentato il 1-4-3-3 nelle ultime uscite, ha deciso di tornare su un assetto tattico orientato al 1-4-3-3. Skorupski tra i pali; difesa composta da Posch, Bonifazi, Lucumì e Cambiaso. Schouten e Dominguez hanno agito davanti alla difesa con il compito di fare filtro e impostare il gioco, mentre il tridente offensivo alle spalle di Aebischer (schierato come falso 9) stato affidato a Orsolini, Ferguson e Barrow.

Il Sassuolo di Alessio Dionisi è stato invece schierato con il consueto 1-4-3-3, marchio di fabbrica ormai da tempo dei neroverdi. Consigli in porta; Toljan,Erlic, Ruan e Rogerio a comporre la retroguardia da destra a sinistra. Centrocampo formato dal trio Frattesi, Maxime Lopez e Matheus Henrique, con il tridente affidato a Berardi, Defrel e Bajrami, con la sorpresa Laurientè in panchina a causa di un momento di forma tutt'altro che positivo. 

LA PARTITA

La sfida del Mapei Stadium ha messo di fronte due formazioni abituate a voler fare la partita attraverso il dominio del possesso palla e dei vari contesti di gioco. Questo ha portato, come conseguenza, un atteggiamento passivo da parte di entrambe le squadre che, nella fase di non possesso palla, hanno optato per difendere con il baricentro basso e con tutti gli undicesimi dietro la linea del pallone. Alla base di questa scelta c'era proprio il fatto che, provando a pressare alti, si presentava il rischio concreto di andare fuori giri a causa dell'abilità nel palleggio di entrambe le formazioni e rischiando, inoltre, di lasciare buchi e praterie nella seconda porzione di campo, ovvero quella più pericolosa. 

Dopo una prima fase di profondo studio, è il Sassuolo ad essere riuscito per primo a rompere i tatticismi, sfruttando un mal posizionamento centrale dei ragazzi di Motta. Come vediamo nell'IMMAGINE 1, un pallone servito da Matheus Henrique verso Defrel (poi abile a girarsi frontalmente verso la porta avversaria) ha permesso di saltare e tagliare completamente la pressione del centrocampo del Bologna. Questo ha creato uno scompenso e, di conseguenza, i presupposti per un 3 contro 3, con i giocatori neroverdi bravi tenere anche l'ampiezza e quelli rossoblu attenti a stringersi per difendere centralmente la propria porta. 

IMMAGINE 1 - Il Sassuolo salta la linea di pressione del Bologna e va in 3 vs 3 contro la difesa rossoblu

Per queste ragioni Defrel ha guidato palla fino a ridosso del limite dell'area, attirando ulteriormente su di sé la difesa ospite, che intanto si era ulteriormente compattata, prima di servire palla sulla destra a Berardi. Il numero 10 di casa, isolato nell'uno contro uno con Cambiaso, è stato molto bravo ad andare sul destro, bruciare sui primi passi il diretto avversario e calciare forte sotto alla traversa eludendo il possibile intervento di Skorupski (IMMAGINE 2). 

IMMAGINE 2 - Berardi, isolato nell'1 contro 1, salta Cambiaso e batte Skorupski trovando il gol del vantaggio

Il piano gara del Sassuolo è stato molto chiaro fin da subito e ha messo in difficoltà il Bologna, specialmente nella prima fase della prima frazione. Col passare dei minuti anche i rossoblu sono riusciti a prendere le misure, facendo calare drasticamente la pericolosità dei padroni di casa. Come vediamo nell'IMMAGINE 3 Dionisi ha infatti preparato la partita cercando il più possibile di isolare Domenico Berardi, di gran lunga il giocatore più tecnico e qualitativo della squadra. Questo è avvenuto con la continua intenzione di sviluppare il gioco sulla corsia mancina, dove molti uomini hanno partecipato alla costruzione. Per ovvi motivi, questa situazione ha attirato in quella zolla di campo anche i giocatori del Bologna, creando grande densità numerica. Una volta formatosi questo scenario, i neroverdi hanno immediatamente aperto il campo sul lato debole proprio alla ricerca di Berardi. Il numero 10, isolato nell'uno contro uno con il diretto marcatore, ha potuto infatti rendersi molto pericoloso in varie occasioni.

Quando i rossoblu hanno capito come sistemarsi meglio in campo ed effettuare più rapidamente le scalate sulle corsie esterne, le armi offensive del Sassuolo sono drasticamente calate, con lo stesso Berardi che è gradualmente uscito dalla partita, risultando via via sempre più innocuo

IMMAGINE 3 - Il Sassuolo sviluppa gioco sulla corsia di sinistra per andare poi da Berardi che può puntare nell'1 contro 1

La crescita del Bologna è stata evidenziata dal notevole miglioramento nel giro palla, con ottime rotazioni orientate a muovere il pacchetto arretrato dei padroni di casa. Proprio da una di queste situazioni (IMMAGINE 4), ovvero dopo aver mosso palla in maniera prolungata da destra a sinistra, i rossoblu hanno trovato il gol del pareggio. Cambiaso ha portato palla sulla sinistra, servendo a sostegno Dominguez che nel mentre si era portato in una posizione da trequartista puro. L'argentino, nonostante la difesa avversaria schierata, è stato poi bravissimo a ritagliarsi un piccolo spazio per disegnare una traiettoria imparabile per il portiere Consigli. 

IMMAGINE 4 - Il gol del pareggio di Dominguez arrivato dopo una buona circolazione di palla da destra a sinistra

Nel complesso, anche nel secondo tempo, il Bologna è salito di livello nella gestione del pallone. Anche l'ingresso di Arnautovic, rientrato finalmente in campo dopo una lunga assenza, ha dato un ulteriore miglioramento sotto questo aspetto. I rossoblu, infatti, per lunghi tratti hanno amministrato soprattutto il centrocampo, sfruttando le grandi qualità di palleggio di Schouten e Dominguez, ma anche le continue rotazioni di Ferguson o Aebischer, che tanto piacciono a Motta proprio per l'imprevedibilità che danno alla squadra.

Come vediamo nell'IMMAGINE 5 dopo un possesso palla prolungato il Bologna è riuscito a tagliare fuori dal gioco ben tre giocatori avversari, sfruttando la palla scoperta e la possibilità di far abbassare il baricentro avversario e, di conseguenza, guadagnare campo in avanti. Schouten ha poi deciso di andare ad attaccare il lato debole presidiato da Barrow che ha successivamente creato i presupposti per un'azione pericolosa. 

IMMAGINE 5 - L'ottimo giro palla del Bologna manda fuori giri la pressione del Sassuolo

Il match, nel complesso, non ha prodotto grandi occasioni da gol, con le due squadre che hanno dato maggiormente l'impressione di volersi accontentare anche di un pareggio che non ha mosso la classifica. Insomma, possiamo tranquillamente parlare del classico match di fine campionato, giocato su ritmi alternati e la voglia di non farsi particolarmente male. Le prossime partite, seppur conclusive per la stagione, nasconderanno comunque motivazioni importanti, visto che al Dall'Ara arriveranno due grandi come Roma e Napoli e in trasferta ci saranno due match alla portata per chiudere al meglio l'annata sportiva. 

Credit photo: Wyscout

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