Trafiletto laterale del Resto del Carlino che mette di fronte Verona e Bologna, che vedranno sfidarsi lunedì sera al Bentegodi. Il confronto implica un incrocio del destino, un destino dal viso bivalente: Josh Doig e Cyril Ngonge. Il primo, obiettivo di mercato rossoblù già a partire dalla scorsa estate in primis, poi a gennaio, infine nella sessione estiva appena conclusasi. Gli scaligeri chiedevano 10 milioni, salvo poi scendere a 7, a discapito dei rossoblù che avevano inserito Vignato come contropartita. Sartori e Di Vaio poi, dopo una serie di infortuni dello scozzese e tanto altro, hanno virato su altro: un milione di prestito con 13 di riscatto per il danese Victor Kristiansen e 4,5 milioni più il 25% sulla futura rivendita, invece, per l'ex romanista, Calafiori. Discorso che non si discosta più di tanto per quanto riguarda l'altro giocatore del Verona, Ngonge, autore di 5 reti nella passata stagione e un'inizio spietato di due gol in appena tre gare in questo avvio stagionale. Sette o otto milioni la richiesta e Van Hooijdonk in riva all'Adige. I rossoblù, poi, hanno preferito puntare a calciatori ad un costo leggermente superiore (ballano 2-3 milioni), ma di maggior garanzia e più improntati al discorso Europa - ne è un esempio Saelemakers che ha vinto uno scudetto e disputato una semifinale di Champions League lo scorso anno. Destini incrociati, dunque, con la speranza che nel post-partita non ci sia alcun tipo di rammarico nella decisione presa in estate. 

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