Alla scoperta delle avversarie del Bologna di Italiano. Il Milan di Leao e Pulisic si candida a essere tra le protagoniste del campionato.
Dopo più di 11 anni Massimiliano Allegri è ritornato al Milan. Era il gennaio del 2014 quando la tripletta di Berardi lo portò a essere sostituto da Seedorf.
Di lì a pochi mesi, l’allenatore livornese passò poi alla Juventus, come sostituto di Antonio Conte. E il resto è storia: 5 scudetti di fila e 2 finali di Champions League tra il 2015 e il 2017.
Ora dopo la seconda avventura in bianconero, Allegri si vuole riprendere la sua rivincita e rivitalizzare un ambiente che è molto giù dopo l’ottavo posto nella passata annata e la sconfitta in Coppa Italia contro il Bologna.
Dall’altra parte anche il tecnico toscano vuole rilanciarsi dopo il triennio in chiaroscuro alla Juventus. Il suo apporto non è bastato a far ritornare competitiva la Vecchia Signora anche a causa dei problemi societari.
Milan, si riparte da un mix di esperti e di giovani
Il nuovo Milan di Allegri riparte da un insieme di filosofie. Da una parte l’acquisto di una leggenda come Modric dall’altra gli acquisti di giovani talenti come Jashari, Ricci e De Winter.
L’arrivo di Tare in dirigenza ha portato a una vera e propria rivoluzione, aiutato sia dalle disponibilità economiche della proprietà e dalle vendite dei vari Hernandez e Reijnders.
Il modulo scelto nelle prime uscite è quel 3-5-2 che ormai Allegri ha utilizzato tanto nelle sue ultime gare alla Juventus.
Un sistema di gioco dove mette i vari Pulisic e Leao come veri e proprio centrocampisti, aiutati da degli esterni che fanno tanta fase difensiva e offensiva.
Rimane ancora l’incognita dell’attacco con Gimenez destinato a fare la riserva della nuova punta. I nomi più caldi sono quelli di Hojlund e di Dusan Vlahovic (calciatore allenato in passato da Allegri).

Milan, si punta a una stagione da protagonisti senza coppe
Per tutti questi motivi, il Milan si candida a essere una delle formazioni più interessanti della prossima Serie A.
Sia per la mancanza di coppe europee che per l’arrivo in panchina di Allegri, un allenatore che è sempre stato famoso per gestire i gruppi squadra pieni di giocatori di talento.
Uno dei più grandi contro del Milan post Pioli è stata proprio la sensazione di una rosa piena di talento ma mal amalgamato come gruppo squadra.