Il mercato del Bologna è terminato: i rossoblù definiscono la chiusa della sessione di trasferimenti con l’acquisto di Sulemana e la cessione di Karlsson. Uno dei giornali sportivi più quotati ha espresso un voto per il mercato del Bologna.
Pensare come sarebbe andato il mercato del Bologna tra fine luglio e inizio agosto avrebbe portato solo ad immaginare un disastro. In quelle settimane il club era molto indietro con gli acquisti ed erano già partiti due calciatori cardine della cavalcata dello scorso anno: Beukema in direzione Napoli e Ndoye verso il Nottingham Forest.
A quel punto sembrava quasi l’inizio dell’apocalisse, si parlava anche di un Lucumì possibile partente per aggregarsi alla Roma al prezzo della clausola (28 milioni). Poi però Sartori e Di Vaio hanno cominciato a dare un’accelerata sul mercato in entrata con gli acquisti a parametro 0 di Bernardeschi e Immobile e ad agosto sono gli arrivati gli ultimi tasselli.
Bologna, mercato più che sufficiente: i motivi
L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha pubblicato i voti per il mercato di ciascuna squadra. Il quotidiano sportivo promuove i movimenti in entrata e uscita del club di Saputo con un secco 6,5.
Non un votone, ma nemmeno una bocciatura, un promozione che esplicita chiaramente l’apprezzamento di alcuni colpi in entrata, come i parametri 0 e i giovani come Rowe, Heggem o Vitik, ma comprende anche le uscite importanti dei due top, Beukema e Ndoye.
Sul giornale viene scritto:
La garanzia è Sartori, lo sa bene Saputo e lo sanno bene tutti a Bologna. Si parte con la cessione dei pezzi pregiati, Ndoye e Beukema, come l’anno precedente era accaduto con Calafiori e Zirkzee. Però gli arrivi sono intriganti, tra questi anche Immobile e Bernardeschi che devono risolvere dei problemi fisici. Heggem e Vitik, cresciuti da Italiano, non dovrebbero deludere. Il colpo vero è l’inglese Rowe.
Sul Corriere non viene citata la permanenza di due tasselli importanti: Lucumì che sembrava in procinto di salutare fino alla partita con il Como, e Dominguez con il Bologna che ha fatto muro per trattenerlo.
Da non dimenticare la conferma di Pobega, preso con un’operazione intelligente: non è stato riscattato ai 12 milioni stabiliti nell’accordo inziale, ma Sartori ha aspettato qualche settimana per riprenderlo ad un prezzo minore di circa 4 milioni.
Sotto il punto di vista economico il Bologna si riconferma una grande società, ora bisogna vedere come si inseriranno i nuovi acquisti, ma c’è fiducia.
