Un clima strano quello alla vigilia di Steaua Bucarest-Bologna: i rossoblù partiranno per la Romania senza il loro condottiero numero Vincenzo Italiano, ma potranno contare sul suo braccio destro e amico Daniel Niccolini
Non è la prima volta che Niccolini guida in autonomia la panchina del Bologna: nella scorsa stagione Italiano venne espulso nel finale di partita contro l’Inter e fu proprio il suo secondo a sedersi in panchina nel match successivo (contro l’Udinese).
Quella gara finì 0-0, ma contro lo Steaua serve di più: a Bucarest i felsinei vogliono trovare la prima vittoria in Europa League. Nell’impegnativa trasferta romena sarà Niccolini a non far sentire nostalgia dell’Italia, anzi di Italiano.
Verso Steaua Bucarest-Bologna: sarà Niccolini a sostituire Italiano
Daniel Niccolini si prepara alla sua grande notte europea. Dopo la rifinitura di stamattina, sarà ancora il vice di Italiano a guidare il Bologna dalla panchina nella gara contro lo Steaua Bucarest.
Tra Italiano e Niccolini c’è un legame fortissimo, che – come racconta il Corriere dello Sport – va avanti da quasi dieci anni. Si sono conosciuti per la prima volta nella stagione 2016/17, quando Daniel era un giocatore della Vigontina e Vincenzo – che in quel club stava muovendo i primi passi da allenatore – chiese di fargli da secondo.
Daniel – in onore di Passerella, mito del papà – è nato a Firenze 42 anni fa e spesso si alterna già con Italiano in panchina. Uno si alza per dare indicazioni, l’altro rimane seduto in panchina per studiare le prossime mosse. Quasi una coreografia, un’orchestra che con la sua musica guida i giocatori in campo.
Tra i due c’è grande fiducia e contribuiscono l’un l’altro a un continuo percorso di crescita. Insieme sono stati ad Arzignano e a Trapani, poi a La Spezia e Firenze. Oggi sono arrivati nel capoluogo emiliano e insieme stanno scrivendo la storia.

Niccolini giustifica il mister: l’ultima conferenza del vice
Subito dopo Bologna-Inter toccò proprio a Daniel Niccolini presentarsi ai microfoni della conferenza stampa: il braccio destro di Italiano si trovò a dover giustificare l’espulsione del mister italo-tedesco e dimostrò grande diplomazia e serenità.
Vincenzo era arrabbiato per l’espulsione perché era la prima in carriera. Ho parlato con il quarto uomo, per me sono cose di campo e poteva ammonirli entrambi. Comunque nello spogliatoio era contento perché abbiamo fatto un’ottima prestazione. È un privilegio fare risultati come oggi: siamo contentissimi e ci dà slancio per il finale di campionato.