F1, da Patrese e Fisichella, fino ad Antonelli: il pilota della Mercedes è pronto a farlo

Il pilota bolognese della Mercedes, dopo il bellissimo fine settimana ad Interlagos, ha messo nel mirino la prima vittoria in carriera in F1. Potrà farcela già quest’anno?

Siamo di fronte ad un potenziale campione? La Formula Uno, ha finalmente trovato un pilota italiano, che un giorno può pensare di diventare Campione del Mondo? Difficile da stabilirlo adesso, la sensazione è che si può iniziare a pensare come Kimi Antonelli abbia il talento e la velocità per poter emergere in uno sport dove storicamente i colori italiani hanno avuto nella Ferrari l’unico rappresentate in grado di issarsi sul tetto del mondo.

Antonelli e la dinastia dei piloti italiani: il confronto con gli altri del passato

Finalmente, sembrerebbe proprio il caso di dirlo, perché ci hanno provato Riccardo Patrese, Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella ad essere protagonisti, ma mai nelle condizioni di poter lottare per il titolo mondiale. L’ex pilota della Williams ha si ottenuto delle vittorie che sono rimaste nella memoria del tifoso appassionato per eccellenza, su tutte quella di Imola, ma non è mai riuscito a trovarsi al posto giusto e nel momento ideale della sua carriera per diventare campione del mondo.

O meglio, ha avuto l’opportunità alla soglia dei 40 anni, quando nel 1992 si ritrovò tra le mani una Williams superiore alla concorrenza, ma con l’aggravante di ritrovarsi in squadra Nigel Mansell, che in quella stagione riusci a vincere il titolo mondiale, in maniera netta e convincente.

L’abruzzese e il romano si sono dati il cambio in Renault, prima che iniziasse il biennio vincente di Fernando Alonso ad Enstone, ottenendo però pochissime soddisfazioni. Per Trulli l’affermazione prestigiosa di Montecarlo rimase l’unico lampo di una carriera in cui probabilmente avrebbe meritato di più, per Fisichella le tre vittorie ad Interlagos, Melbourne e Sepang, sono state le uniche soddisfazioni, nel bel mezzo di un ruolo da gregario svolto in Renault al due volte campione del mondo spagnolo.

Non è ancora dato sapersi se diventerà un campione o meno, ma in Antonelli sembra intravvedersi un talento più cristallino rispetto a tutti e tre, con dei margini di miglioramento che sembrano essere evidenti, visto che parliamo di un ragazzo che ha compiuto diciannove anni solamente in estate.

Una stagione d’esordio in Formula Uno, in cui era chiamato a sostituire sua maestà Lewis Hamilton, non uno qualunque ma colui che in carriera ha vinto la bellezza di sette titoli mondiali, di cui sei con la scuderia tedesca. Un inserimento graduale nel mondo Mercedes, che gli ha permesso di compiere un percorso di crescita senza grandissime pressioni, ma soprattutto avaro d’esperienze in un team minore.

Interlagos: il week end perfetto

Dalla F3 dove ha conquistato il titolo europeo, alla F2 fino all’approdo in Mercedes, rischio migliore non poteva prendersi Toto Wolf, che ha deciso di scommettere sul bolognese, ripagandolo subito con dei risultati positivi. Il terzo posto in Canada, il primo segnale di come il team principal austriaco non stesse probabilmente sbagliando a puntare su di lui.

Kimi Antonelli a bordo della sua monoposto
Interlagos: il week end perfetto (Ansa Foto) – BolognaSportnews

Il doppio secondo posto, nella Sprint e nel Gran Premio della domenica in Brasile, un altro indizio di come Kimi possa essere un importante asso della manica, da piazzare sul tavolo della concorrenza, per ritornare in futuro a lottare per il titolo mondiale dopo alcune stagioni da comprimari.

Una gara quella di Interlagos, in cui Antonelli è stato anche baciato dalla fortuna, non subendo danni alla sua monoposto, quando si è trovato in lotta con Leclerc e Piastri alla ripartenza dopo la safety car, non incorrendo quindi a delle penalità che gli avrebbero danneggiato la sua gara.

Kimi che sul finale della gara brasiliana ha saputo gestire con la saggezza e la maturità dei grandi campioni, la furiosa rimonta di Max Verstappen, che sembrava sul punto di superarlo, ma che alla fine è stato costretto ad accontentarsi del terzo posto.

Antonelli, il nuovo obiettivo

Un secondo posto che autorizza (in teoria) a pensare adesso alla prima vittoria in carriera. Impresa che difficilmente potrà maturare in questa parte finale di stagione, per colpa di una McLaren che con Lando Norris, ad Interlagos, ha ribadito la propria superiorità in tutto e per tutto.

Se però s’analizza il fatto che la Mercedes, durante il 2025, è riuscita comunque a vincere due gare con George Russell, il compagno di box di Kimi, allora si che diventa legittimo pensare di come forse il bolognese possa farcela tra Las Vegas, Losail e Abu Dhabi.

Mal che vada, chi riproverà l’anno prossimo, con la speranza che diventi il primo (successo) di una lunga serie. Per il momento, non resta che goderci questo diciotenne dal talento assicurato, che già sembra essersi intravvisto di che pasta è fatto.

Gestione cookie