Da Pagliuca a Savoldi, passando per Villa: le opinioni di chi ha vissuto i colori gialloblù sul momento d’oro della squadra di Vincenzo Italiano, reduce dalla vittoria per 2-0 sul Napoli campione in carica
È un momento d’oro per il Bologna, dopo la prestazione convincente e dominante di domenica scorsa che ha portato al successo per 2-0 al “Dall’Ara” contro il Napoli di Conte. Tante prime volte: la prima gioia in Serie A di John Lucumí ,la prima rete in campionato di Thijs Dallinga e il primo gettone tra i grandi di Massimo Pessina, portiere classe 2007 che ha rilevato Skorupski e ha ottenuto un importantissimo clean sheet al suo debutto nel campionato italiano.
Il Bologna è lì, al quinto posto, con 21 punti, a -1 da Napoli e Milan e a -3 dal primo posto occupato ex aequo da Roma e Inter. I rossoblù non perdono in campionato dalla sfida contro il Milan del 14 settembre e vantano il secondo attacco della Serie A con 18 centri. La classifica in alto è corta, il Bologna ha la licenza di puntare in alto, come suggeriscono alcune sue esperte leggende.
Bologna da primi posti: le parole dei grandi da Pagliuca a Savoldi
L’entusiasmo ha contagiato anche le vecchie glorie del club emiliano, le loro opinioni sui possibili obiettivi del Bologna sono state raccolte dalla Gazzetta dello Sport. Guido Pagliuca, a difesa della porta degli emiliani dal 1999 al 2006: “Vittoria emozionante: Bologna compatto, forte, poi è ovvio che Napoli, Inter e le altre squadre che stanno lassù, compresa la Roma, siano più forti, hanno qualcosa in più, però sei a tre punti dal primo posto e non c’è dubbio che tra le prime ci possa arrivare. Vista com’è ora può arrivare ovunque.”

Renato Villa, difensore che col Bologna ha vinto un campionato di Serie B nel 1988: “Questa squadra può arrivare nei primi tre posti. È una squadra compatta, grintosa, che sviluppa un calcio evidente e tutti i ragazzi, quindi i giocatori, sono uniti in maniera perfetta con la società e la città. E questo è una forza enorme per tutti e che altrove non tutti hanno“.
Giuseppe “Beppe” Savoldi, prolifico centravanti dei felsinei negli anni 70 con quasi 300 presenze: “Può arrivare dappertutto perchè non ha alcuna… ambizione. E mi spiego: va in campo senza condizionamenti, giocando con la testa libera, la situazione super per andare sempre più in alto“.
Se il Bologna riuscirà ad andare sempre più in alto lo diranno i prossimi impegni. Intanto, la squadra detentrice della Coppa Italia può contare sull’appoggio e sulla stima delle sue leggende del passato. Si può arrivare ovunque, lo dicono loro.





