La Fortitudo Basket si prepara in vista della sfida in casa dell’Avellino. Le Aquile stanno ritrovando la loro forma grazie ad una chiave di gioco.
Una stagione che non era iniziata nei migliori dei modi per la Fortitudo, ora sta iniziando a prendere colore e consistenza. Ne è conferma il terzo posto a -4 dalla capolista Pesaro e con una partita da recuperare con Bergamo. Negli ultimi trenta giorni 6 vittorie e 1 sola sconfitta, contro Cento, sono il segno di una rinascita della squadra di Attilio Caja. Una rinascita che si fonda sui progressi in fase di non possesso e sui contropiedi.
Una delle migliori difese: ecco il dato
Il rendimento in fase difensiva per la Effe è un dato fondamentale per interpretare il miglioramento della squadra. Lo dicono i numeri. La squadra bolognese nelle prime quattro giornate si posizionava come la sestultima difesa della lega, con una media di 82,8 punti subiti a partita.
Attualmente, invece, alla 13esima giornata di campionato, questa statistica la posiziona come seconda miglior difesa del campionato, con una media di 72,2 punti subiti a partita. Al primo posto si posiziona il Brindisi con una media di 71,2. Questa statistica è frutto del gran lavoro di coach Caja, che ha preparato al meglio i suoi atleti portando a casa prestazioni difensive da urlo. Sono esemplari in questo caso i successi con Verona, Mestre e Torino rispettivamente lasciati a 47, 58 e 60 punti soltanto.
Una squadra bilanciata
Sfruttando questa grande capacità difensiva, la Effe ha adattato il suo gioco ad una tattica fatta di attese e di ripartenze offensive. Canestri costruiti in contropiede e manovre offensive architettate con più equilibrio sono l’ABC della squadra di Caja. La Fortitudo ha anche dovuto affrontare l’assenza di un vero e proprio centro come è stato Freeman nelle stagioni passate.
In questo senso un giocatore fondamentale è stato il lituano Paulius Sorokas, reinventato a pivot insieme a Samuele Moretti per coprire il vuoto lasciato dall’infortunio di Benvenuti. Nella ricostruzione offensiva, un aiuto importante alla causa della Effe è anche quello del playmaker Matteo Fantinelli, che nel tempo ha sviluppato un’abilità particolare nel post basso.
Infortuni: Caja trova un uomo in più

Intanto coach Caja e il resto della dirigenza stanno cercando una soluzione per colmare i vuoti lasciati dai tanti infortunati. L’infermeria è affollata da nomi importanti come Benvenuti, Moore, Mazzola e Imbrò. Per questo Fantinelli e compagni hanno bisogno di qualche innesto in squadra.
Il free agent Niccolò De Vico risponde presente. Dopo aver svolto lavoro differenziato per una decina di giorni, l’ala grande ex Brindisi, ha iniziato a lavorare in gruppo mercoledì scorso. Lo stop per via di un dolore accusato al ginocchio destro lo ha lasciato senza squadra, e servirà ancora tempo prima di rivederlo in forma. Intanto ha già fatto una buona impressione agli occhi di Caja, e la squadra sta valutando la possibilità di tesserarlo.





