Si avvicina la grande sfida tra Bologna e Juventus. L’ultima vittoria rossoblù al Dall’Ara risale al 1998 e l’ha voluta raccontare uno dei protagonisti di quel match: Jonatan Binotto
19 novembre 1998, per molti potrebbe essere una data qualunque, ma i tifosi del Bologna l’hanno ancora ben impressa nella memoria. È il giorno in cui il Dall’Ara ha festeggiato una vittoria contro la Juventus per l’ultima volta.
Dopo 27 anni di sconfitte e pareggi, il Bologna vuole riscrivere la storia e c’è un clima positivo che arieggia per la città. Tra i protagonisti di quell’ultimo successo c’è Jonatan Binotto, intervistato dal Corriere dello Sport nell’edizione odierna.
Bologna, senti Binotto: “Hanno un gruppo fantastico”
Negli ultimi anni Binotto ha allenato in Eccellenza, ma da calciatore era abituato ai campi di Serie A: ha anche un passato nelle giovanili bianconere, ma viene ricordato soprattutto per la doppia esperienza con la maglia del Bologna (1998-2001 e 2004-2005).
Fu una partita stradominata. Sul 3-0 ebbi anche un’occasione a tu per tu con Peruzzi
Ricorda così quella vittoria sulla Juve del ‘98, però è passato tanto tempo:
Sarebbe ora che risuccedesse. Vedendo come sta andando tutto e come sta giocando il Bologna è possibile. Ci sono aspettative. Questo gruppo ha le carte in regola per portare a casa i 3 punti contro la Juventus. Negli ultimi anni c’è stata una crescita esponenziale. Ora si parla di una realtà di livello alto, di una squadra europea che ambisce ai primi 4 posti in classifica in Serie A
Ai suoi tempi in panchina sedeva Mazzone, oggi c’è Italiano. C’è qualche similitudine tra le due formazioni?
C’è tanto del nostro Bologna. Si avverte la magia che c’era anche ai nostri tempi. Rivedo anche adesso un gruppo unito. Indipendentemente da chi gioca di più o di meno cè una grande unità. Chi viene chiamato in causa è sostenuto dai compagni. Tutti danno il 100% e questo alza completamente il livello della competizione e trasmette anche quella tranquillità di sapere c’e il sostegno del gruppo. A Vigo ho visto una delle più belle partite del Bologna degli ultimi anni: tutti lottavano per lo stesso obiettivo

“L’Europa? Si può fare eccome”
Dopo le recenti qualificazioni in competizioni europee, il Bologna avrà sicuramente voglia di ripetersi, è ancora possibile?
Credo che ormai ci sia una struttura che ti permette di guardare quella parte di classifica. Che poi sia Europa League, Conference o Champions si vedrà anche in funzione degli altri. Ma squadra e società hanno la struttura per puntare all’Europa. Se, poi, per sfortuna non ci entri c’è da considerare anche la bravura degli avversari
Un ostacolo c’è: i tanti impegni
L’unico problema sono gli infortuni, anche perché ci sono state rotazioni molto intelligenti da parte dell’allenatore.
Certo ci sono più impegni, ma motivanti. Una vittoria come quella contro il Celta Vigo ti fa volare a 3 metri da terra. Bisogna continuare così nell’ottenere risultati attraverso il gioco, senza mai mollare di un centimetro. Con la Cremonese, forse, si è allentata un po’ la concentrazione, ma è stata una lezione
Il Bologna ha messo le ali: Orsolini, Cambiaghi e Bernardeschi meritano la Nazionale?
Due sono già dentro e Bernardeschi, dopo un inizio difficile perché arrivava da un campionato diverso, senza le pressioni che ci sono in Italia, sta dimostrando nel Bologna di essere
ancora un giocatore molto competitivo





