Riccardo Orsolini sta prendendo per mano il Bologna. Finalmente, potrebbero aggiungere i tifosi rossoblu, che per tanto tempo hanno aspettato l'esplosione dell'esterno offensivo italiano. Il lavoro di questi anni sta dando i propri frutti, e all'inizio di marzo Orso - questo il suo soprannome - è arrivato a 7 gol in campionato, 5 dei quali arrivati nel 2023. 

Sulle colonne del Corriere di Bologna Orsolini si racconta, analizzando il suo momento e la stagione dei rossoblu: “Mi godo il momento, ho la testa libera. L'unica idea è far gol". Spensieratezza. Parola non scontata nel vocabolario di Riccardo, specialmente dopo la pandemia di Covid19: “La pandemia e il post Covid, è stata la mia rovina. Vivevo in centro, non avevo un balcone, uno spazio per allenarmi: ero in cattività, ho sofferto molto. Sono espansivo, ho bisogno del contatto con le persone, sono uno allegro”. Il ritorno in campo dopo oltre tre mesi non fu facile: “Quando tornammo a giocare ero in depressione totale. Gli stadi vuoti mi mettevano una tristezza infinita”. 

Oggi però è maturato, ha superato certi momenti e dopo la sosta per il Mondiale è definitivamente esploso. E non è un caso: “La sosta per il mondiale è servita per ritrovare la condizione. Non avevo quasi mai giocato partite intere. È stata utile al mister che ci a spremuto come limoni. Ha rifatto la preparazione estiva”. 

Un'esplosione coincisa con l'assenza di Arnautovic: “Glielo dico sempre. Lui mi risponde ‘Guarda se continui così posso pure stare seduto’. Marko è un pezzo da 90, sarà una sfida continuare a segnare anche quando torna”. Un bel momento, ma guai a parlare di Europa: “Qui si ragiona partita per partita e poi vediamo: siamo dentro? Siamo fuori? Non è il momento di fare calcoli”.

Niente calcoli dunque, ma sogni: “Sarebbe bello tornare in Nazionale, l’esperienza che ho fatto e i gol segnati sono stati stupendi. Sogno la maglia azzurra”. E per il futuro? “La mia idea è continuare a fare bene. Ma io non sono uno che può parlare di futuro, non so quello che mangio stasera. Mi godo il presente. Non voglio far piani. Io devo svuotare la testa, solo così vivo meglio, anche in campo

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