E' probabilmente il primo vero periodo complicato per Thiago Motta e il suo Bologna. Un solo punto ottenuto in tre partite, con due trasferte (quella di Udine prima e quella di Cagliari poi) che hanno certificato le difficoltà rossoblu nel trovare continuità lontano dal Dall'Ara. Se ci si aggiungono i quarti di Coppa Italia persi al Franchi contro la Fiorentina lo scorso martedì allora il quadro si aggrava ulteriormente. In campionato il Bologna ha ottenuto finora un solo successo al di fuori delle mura amiche. Un trend imparagonabile invece coi risultati casalinghi dove i rossoblu hanno guadagnato gli stessi punti della Juventus (23). Insomma, urge un netto cambio di marcia: se i rossoblu aspirano ad un qualsiasi posizionamento europeo è necessario trovare continuità di rendimento e risultati anche lontano dal Dall'Ara. Ma non solo. Anche le numerose assenze nel reparto offensivo stanno giocando un ruolo decisivo in negativo visto che hanno tolto rotazioni e qualità alle scelte di Thiago Motta. Oltre al lungo stop di Karlsson, nelle ultime settimane si sono fermati anche Ndoye e Saelemaekers. Ad essi va aggiunto anche Zirkzee, squalificato e non presente ieri pomeriggio all'Unipol Domus. La pausa arriva dunque nel momento giusto: sì perché il Bologna nel prossimo week-end non scenderà in campo dal momento che la Fiorentina sarà impegnata in Arabia nella Supercoppa e sarà l'occasione per ritrovare un po' di uomini in vista della trasferta contro il Milan di sabato 27 gennaio.  

PRIMO TEMPO

Un Bologna ridotto all'osso da infortuni e squalifiche si presenta sul sempre ostico campo del Cagliari alla ricerca del riscatto dopo la sconfitta di Udine e il pareggio casalingo contro il Genoa. Le intenzioni rossoblu sono molto chiare fin da subito: si concede la prima costruzione centrale al Cagliari e si attiva il pressing una volta che il pallone arriva a ridosso delle corsie laterali. Un atteggiamento dettato dal fatto che la linea laterale gioca sempre a favore dei difendenti. Come vediamo nell'IMMAGINE 1 di seguito dell'analisi tattica, sul primo giro palla operato dal Cagliari, i felsinei schermano a ridosso del cerchio di centrocampo, ma appena la sfera entra nel raggio di azione di Makoumbou, Orsolini è pronto ad uscire in pressione facendo alzare il baricentro a tutta la squadra. 

Prima costruzione concessa al Cagliari
IMMAGINE 1 - La prima costruzione del Cagliari con il Bologna che concede il giro palla tra i difensori

Come detto precedentemente, infatti, una volta arrivata la palla sulle corsie esterne il Bologna attiva una pressione feroce per rientrare in possesso della sfera. Come vediamo nell'IMMAGINE 2 di seguito sono ben 5 uomini in zona palla con l'obiettivo di soffocare le soluzioni del possessore avversario e ribaltare l'azione con una transizione veloce in una zona di campo favorevole. 

Pressing del Bologna
IMMAGINE 2 - Il pressing del Bologna nelle zone esterne di costruzione del Cagliari

Nel cuore del primo tempo il Bologna trova la rete del momentaneo vantaggio con Orsolini. La giocata che dà il via all'azione del gol nasce da uno sviluppo consolidato da parte degli uomini di Thiago Motta: appoggio a sostegno e attacco della profondità alle spalle del terzino avversario. Scenari che si sono visti varie volte soprattutto con Ndoye, giocatore che si esalta negli spazi aperti e che permette soluzioni efficaci in questo senso. Come vediamo nell'IMMAGINE 3, Orsolini prima si appoggia su Posch e poi attacca con grande cattiveria le spalle di Augello. Il numero 7 rossoblu poi è molto bravo e freddo ad entrare in area per battere Scuffet. 

Il gol del Bologna di Orsolini
IMMAGINE 3 - Il gol del vantaggio di Orsolini sfruttando la verticalità alle spalle del terzino del Cagliari

Pochi minuti più tardi il Cagliari trova il gol del pareggio con una giocata che sorprende la difesa rossoblu. Come è evidente nell'IMMAGINE 4, tutto parte da un lancio profondo di un difensore di casa. Lucumì è uscito in verticale su Viola per rompere la linea, lasciando Calafiori da solo nell'uno contro uno con Petagna. L'attaccante del Cagliari, con la sua fisicità e la sua abilità nel prendere posizione spalle alla porta, ha saputo mettere in grossa difficoltà uno dei difensori, fin qui, più solidi di tutta la Serie A. In questo caso, infatti, è riuscito a tenere lontano l'ex Roma e Basilea scappando in profondità per poi superare Skorupski e depositare in rete il gol dell'1-1. 

Il gol del pareggio del Cagliari
IMMAGINE 4 - Il gol del pareggio segnato da Petagna, molto bravo a sfuggire alla marcatura stretta di Calafiori

SECONDO TEMPO

Dopo una fase molto confusionaria nella prima metà del secondo tempo, è stato un episodio ad indirizzare definitivamente la partita, ovvero l'autogol di Calafiori. Il tutto è nato da un calcio d'angolo rigettato fuori dalla difesa del Bologna, ma sul successivo tentativo di cross di Wieteska è stata la deviazione del difensore 21enne a ingannare Skorupski. Nell'IMMAGINE 5 è possibile notare alcuni errori di posizionamento da parte del pacchetto difensivo di Thiago Motta. In primis troppi uomini lavorano a vuoto a ridosso del possessore di palla che va a disegnare il cross in area; in zona area piccola si crea una parità numerica posizionale che, al di là della deviazione sfortunata di Calafiori, avrebbe potuto creato i presupposti per una ribattuta a rete di un giocatore avversario. In poche parole, con un po' più di densità difensiva davanti a Skorupski, in questa situazione, il Bologna avrebbe potuto probabilmente salvarsi

Il gol del vantaggio del Cagliari
IMMAGINE 5 -  L'autogol di Calafiori dovuto a un errato posizionamento difensivo in area del Bologna

Nei minuti finali, alla ricerca del disperato pareggio, il Bologna ha gettato nella mischia anche Fabbian nel ruolo di ‘falso nove’ con l'intento di sfruttare le sue capacità di inserimento e nel gioco aereo. Come vediamo nell'IMMAGINE 6, infatti, sul cross dalla destra di un positivo Posch, è proprio l'ex centrocampista di Inter e Reggina a svettare in area non trovando però lo specchio della porta. Una soluzione interessante tentata da Motta che non ha avuto le risposte che si aspettava da van Hooijdonk.

Il colpo di testa di Fabbian
IMMAGINE 6 - Il colpo di testa di Fabbian inserito nel secondo tempo per le sue abilità nell'inserimento

Credit photo: Wyscout

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