Nella serata di ieri è scomparso Gianni Corsolini, uomo di basket ricordato in queste ore da tutta Italia. Nato a Bologna nel 1933, ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile della Virtus per poi vivere la sua prima esperienza in panchina a Cantù dove è stato anche dirigente e gm. Presidente della Lega di Serie A dal 1977 al 1979 e dell’Usap dal 1998 al 2005, nel 2009 è entrato nella Hall of Fame del basket italiano.
Questo il ricordo della LBA: “Il basket italiano piange la scomparsa di Gianni Corsolini, uno dei padri della nostra pallacanestro, dirigente di club e terzo presidente nella storia della Lega Basket dal 1977 al 1979. dopo esserne stato uno de fondatori. Il Presidente della Lega Basket Umberto Gandini e i club della Serie A si stringono attorno alla sua famiglia: la moglie Mara e i figli Luca, giornalista di basket prima a Telepiù e poi a Sky, Claudia e Chiara. Nato a Bologna il 5 ottobre del 1933, allenatore sin da ragazzo nei settori giovanili delle squadre bolognesi, e aiuto allenatore di Vittorio Tracuzzi alla Virtus Bologna, Corsolini sbarcò poi a Cantù dove allenò dal 1958 al 1964 prima di diventarne dirigente. Ma quando La Lega iniziò a preparare la sua nascita, concretizzandola il 27 maggio del 1970, Corsolini rappresentava un’altra, importante realtà del basket italiano, quella Snaidero Udine che lo aveva voluto nella azienda del cavalier Rino il quale gli aveva poi affidato il ruolo di supervisore del club all’esordio in A della squadra friulana. Corsolini si confermò così uno degli uomini chiave della nuova Lega a partire dalla sua fondazione nel 1970 dopo che era stato proprio lui, nel 1966, a guidare la esperienza della Unione delle società di Pallacanestro Serie A, nata per aiutare i club a veder riconosciuto il loro ruolo nella organizzazione del campionato. Una esperienza durata poco e chiusa il 22 novembre del 1969. Corsolini chiuse la esperienza alla guida della Lega nel settembre del 1979: gli impegni professionali erano aumentati, il basket continuava a crescere richiedendo un impegno sempre maggiore. Ma l’amore per il basket lo riporterà prima a Cantù come dirigente per cogliere la ciliegina sulla torta con il decimo successo europeo nella storia del club che conquista la coppa Korac contro il Real Madrid poi, per dieci anni dal 1995 al 2005, alla guida dell’ Unione Sindacale Allenatori Professionisti”.
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