L’Italia paga uno scotto sempre maggiore rispetto ai top campionati europei sul tema stadi di proprietà. Nel nostro paese, sono ancora pochi gli impianti sportivi sotto diretta gestione finanziaria e commerciale da parte dei club.
Solamente 7, se consideriamo le prime tre serie del calcio professionistico italiano.
Nonostante i numeri bassi, i dati a disposizione dimostrano l’efficienza del modello degli stadi di proprietà: la Juventus e il suo Allianz Stadium fanno meglio rispetto a San Siro.
Dalla comparazione dei fatturati delle principali squadre di Serie A, secondo un approfondimento realizzato da sitiscommesse.com, è emerso che l’Inter è rimasta davanti a tutti per i ricavi assoluti realizzati durante il matchday nella stagione 2023/2024, ovvero il flusso di denaro direttamente legato al giorno della partita.
Nerazzurri primi con 79 milioni di euro, seguiti dal Milan a 72 e dalla Juventus a 60.
Per comprendere meglio questa tabella, occorre prendere in esame anche la capienza dei rispettivi impianti ed analizzare la portata degli eventi di corredo rispetto alla partita. Per esempio, ospitalità e tour organizzati che arricchiscono l’esperienza del tifoso e che sono tipici degli stadi di proprietà.
Dagli investimenti sull’impianto dell’Allianz Stadium, come gli incassi generati dal museo della Juventus e dalla struttura ricettiva JHotel, i bianconeri ricavano ulteriori 18 milioni di euro da sommare rispetto alla cifra dei ricavi ottenuti durante il matchday.
Eppure, il numero medio di spettatori che assistono ai match della Juventus è molto più basso rispetto agli appassionati di Milan ed Inter: 39mila all’Allianz, 72mila spettatori per le gare dei club milanesi a San Siro.
Ciononostante, a fare la differenza è l’offerta complessiva dell’esperienza stadio. La proporzione tra ricavi e spettatori è fortemente sbilanciata a favore dei bianconeri, soprattutto se si considerano tutti i servizi dentro e fuori dall’impianto: una moltitudine di bar e ristoranti, ma anche un parcheggio a cifre modiche comodo e accessibile.
La realizzazione di ulteriori stadi di proprietà in Serie A consentirebbe di differenziare i servizi e di rendere molto più esclusiva l’esperienza offerta ai tifosi. Questo migliorerebbe sì i bilanci delle società, ma soprattutto toglierebbe dalle mani della criminalità la possibilità di realizzare profitti all’interno dei nostri stadi.
L’accordo di partnership sottoscritto dal Bologna FC e da Webuild per i lavori di ristrutturazione e qualificazione dello stadio Dall’Ara prevede un investimento complessivo da 200 milioni.
A proposito dell’accordo, all’agenzia di stampa Italpress ha parlato il Direttore Generale di Webuild, Massimo Ferrari
Webuild è fortemente motivata a sostenere lo sviluppo delle attività sportive e a rendere possibili interventi di costruzione o ristrutturazione degli impianti sportivi che hanno importanza anche per l’economia locale e possono garantire sviluppo occupazionale. È importante avere una visione Paese per realizzare infrastrutture in grado di generare un impatto positivo sulla società e puntare su stadi moderni concepiti come luoghi di ‘destinazione’, dove l’esperienza dello spettatore va oltre l’evento sportivo
Con il nuovo Dall’Ara, che si trasformerà in un’infrastruttura attiva 7 giorni su 7, la città felsinea si candida ad essere selezionata tra quelle che ospiteranno gli Europei di calcio del 2032.
In termini economici, l’ad Claudio Fenucci è andato due volte in parlamento per discutere del nuovo stadio, proponendo al Governo di mettere a disposizione fondi da cui attingere per ristrutturare gli impianti.
Con il patron Saputo pronto a investire 110 milioni, cifra che si aggiunge ai 40 messi a disposizione dal Comune, il governo rossoblù è ancora alla ricerca di investitori per i 50 milioni mancanti.
I ricavi del Bologna potrebbero proprio dipendere dall’eventuale scelta dello stadio cittadino ad Euro 2032, ma quello che è certo è il progetto rappresenta un esempio virtuoso a livello italiano, l’unico progetto misto pubblico-privato. Con l’istituzione di accordi già definiti per aree di ristorazione e parcheggio, si completerebbe una rivoluzione che potrà cambiare diametralmente il modo di vivere il calcio sotto le Due Torri.
LEGGI ANCHE: Calciomercato: su Kean c’era anche il Bologna, il retroscena
Il periodo a Bologna lo ha reso un giocatore completo. Domenica sarà un avversario da…
In Serie A si sta per profilare in maniera inatteso un esonero ed arriva da…
Il Bologna deve sfatare il tabù San Siro: ecco a quando risale l'ultimo successo in…
Il Milan sta guardando, in sede di mercato, in maniera del tutto inevitabile anche al…
Il Bologna si prepara per il big match contro il Milan, una sfida insidiosa che…
L'allenatore del Milan riabbraccia il suo pupillo. Contro il Bologna ci sarà, la possibile gestione…