Nelle tante piacevoli storie che conquistano i cuori in festa dei tifosi rossoblù, ce n'è una in particolare che gli unisce alla squadra allenata da Thiago Motta. Infatti, nelle ultime due partite a difendere i pali rossoblù c'era uno di loro, un ragazzo nato e cresciuto all'ombra delle due torri. Federico Ravaglia rappresenta per Bologna e i suoi tifosi la conquista della maglia da sempre amata e desiderata, quei colori che si sognano fin da bambini.

Una rincorsa partita da lontano

Federico la Serie A l'ha raggiunta dopo un percorso fatto di varie tappe caratterizzate da momenti buoni e alcuni più faticosi. L'esordio nella massima serie è arrivato il 13 Dicembre del 2020 quando Siniša Mihajlović lo lanciò titolare nella pesante sconfitta con la Roma (0-5), dichiarando che non aveva paura a lanciare i giovani forti. Un bel messaggio per il giovane portiere rossoblù che l'anno dopo decise di farsi le ossa scendendo in Serie B e vestendo le maglie di Frosinone e Reggina. Nella società calabrese non trova molto spazio e nel gennaio del 2022 decise di ritornare nella sua città natale: Bologna. Lui che quella maglia l'ha indossata la prima volta a 14 anni quando la società bolognese lo acquistò dal Progresso, squadra giovanile di Castel Maggiore dove iniziò la sua rincorsa. Federico ha vestito anche le maglie di Sudtirol e Gubbio in Serie C tra il 2018 e il 2020, ulteriore dimostrazione che le parate contro la Roma e a San Siro sono frutto di un percorso lungo e paziente.

Federico Ravaglia
Federico Ravaglia in azione (ph. Image Sport)

Le parate della ribalta

Thiago Motta gli ha affidato le chiavi della porta quasi sorprendentemente contro la Roma, in una sfida decisiva per i sogni europei della squadra rossoblù nonostante Łukasz Skorupski fosse disponibile e in ottima forma. Per Federico questa è stata una grande testimonianza della fiducia che il tecnico italo-brasiliano ripone in lui e dimostra come in questo Bologna, che vuole continuare a sognare, tutti siano importanti allo stesso modo. Ravaglia questa fiducia non l'ha tradita prima con due parate spettacolari su Andrea Belotti e poi, nel match di San Siro di Coppa Italia, con il rigore parato a Lautaro Martinez e i ripetuti interventi su Frattesi, Klaassen e Dimarco.

In vista dell'Atalanta salgono le possibilità del ritorno tra i titolari di Skorupski dopo due panchine consecutive ma Ravaglia, come dimostrano le sue parole riportate nell'edizione odierna del Resto del Carlino : “Ho daciso di rimanere come secondo in estate, ma vivando ogni settimana come se dovessi giocare.", si vuole far trovare pronto nel caso dovesse toccare a lui. Per un Bologna che viaggia a velocità europea due portieri di questo livello possono essere una risorsa fondamentale.

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