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La Virtus domina Gara 6: si va all’ultimo atto

PRIMO QUARTO

Il primo quarto viene giocato ad altissimi ritmi da entrambe le compagini, che difendono discretamente, non al massimo delle loro possibilità e puntano ad attaccare con aggressività e convinzione. Succede quasi tutto nei primi quindici secondi dell’azione, almeno per la maggior parte delle azioni offensive di Virtus e Milano: l’Olimpia trova punti da oltre l’arco con Voigtmann, Datome e Baron, ma anche soluzioni interne con le incursioni dei lunghi (bene anche Hines) e di qualche esterno, vedi Hall e Shields, mentre le vu nere rispondono con Hackett, le triple di Belinelli e Mickey, ma vanno in difficoltà quando entra in campo Teodosic. Il quarto termina sul punteggio di 23-27, in seguito ad un disperato tiro di Voigtmann da metà campo a segno. 

SECONDO QUARTO

Il secondo quarto si gioca sulla falsariga della prima frazione, con le due squadre molto propositive in fase offensiva e discrete nella propria metà campo. La Segafredo riesce ad andare a +5, ma Milano torna a contatto con due tiri liberi a segno di Datome ed una schiacciata di Melli, il quale trova libero l’accesso al pitturato. La Virtus trova, finalmente, un contributo da Abass, convincente in difesa ed incisivo nella metà campo meneghina con un viaggio in lunetta completato alla perfezione e due punti in avvicinamento a canestro. Protagonisti, sponda felsinea, sono Hackett ed Ojeleye, le cui firme sono ben visibili sulla maggior parte dei canestri virtussini, Milano risponde con Shields e Melli dalla lunga distanza, si riporta a contatto e non lascia scappare i padroni di casa. Il parziale termina sul punteggio di 49-43.

TERZO QUARTO

Dopo l’intervallo lungo, le due compagini rientrano in campo con la voglia di colpire immediatamente l’avversario, in particolare Milano, che, però, non riesce a ridurre più di tanto il gap, creato da Virtus nei primi due quarti. Le vu nere trovano ancora un buon Abass, un Hackett con il sangue agli occhi in difesa su Napier ed un Shengelia capace di colpire i meneghini dal centro del pitturato. L’Olimpia non riesce a segnare con il proprio playmaker titolare, ma risponde colpo su colpo, punendo ogni errore dei padroni di casa e lo fa, in particolare, con giocatori dai quali non ci si aspetterebbero punti nel momento decisivo: Shields, infatti, appare molto in difficoltà, così come Melli e Baron. Per le vu nere, da segnalare un buon quarto di Jaiteh, ultimo a segnare, poco prima della sirena di fine frazione, il quale regala ai felsinei il 67-59 con cui le squadre tornano in panchina. 

QUARTO QUARTO

Nei primi tre minuti del parziale, le vu nere sbagliano una marea di conclusioni con Teodosic ed Ojeleye in particolare e perdono qualche pallone sanguinoso, ma Milano non è da meno, poiché non riduce il gap tra le due compagini ed, in seguito ai propri errori, lascia tutti i rimbalzi a Jaiteh e compagni. I padroni di casa tornano sul +10 grazie ad un 2/3 di Cordinier dalla linea della carità, il quale, nell’azione successiva, subisce lo sfondamento di Datome, che commette il quinto fallo della sua partita. Dopo qualche minuto di quarto, la Segafredo riesce ad ampliare il proprio vantaggio fino a +18, sul punteggio di 79-61: i ragazzi di coach Scariolo non concedono più un rimbalzo ed uno spazio nella propria metà campo, corrono dall’altra parte, fanno il loro gioco e colpiscono con Cordinier, Belinelli, Shengelia ed Hackett. Un 2/2 del capitano bianconero e, successivamente, un gioco da tre punti di Jaiteh portano la Virtus a +20, l’Olimpia continua a sbagliare ed il match finisce. Il risultato finale dice 85-66.

Massimo Guerrieri

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Massimo Guerrieri

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