Sconfitta pesante per la Fortitudo Kigili Bologna, che viene battuta da una splendida Germani Brescia. Ultimo posto, quindi, da condividere con Cremona, superata da Pesaro nel match della Vitrifrigo Arena, e tanto da lavorare per i biancoblù bolognesi, disattenti e deconcentrati nei primi minuti di gara e poco lucidi nel punto a punto finale. 

Al termine della partita hanno parlato i coach di entrambe le squadre, Antimo Martino ed Alessandro Magro. Queste sono state le loro parole.

Martino: “Nell’analisi di questa partita non si possono che scindere i primi quindici minuti dai restanti venticinque. I primi non sono stati in linea con quello che avremmo dovuto fare, poi abbiamo fatto un grande sforzo per riportarci vicini nel punteggio e rimanere attaccati a loro fino alla fine. Bisogna riconoscere i meriti di Brescia dare atto alla grandezza di un giocatore come Mitrou-Long. Abbiamo speso tante energie, soprattutto nervose, per recuperare quello che non avevamo fatto nei primi minuti. Dobbiamo essere più concentrati, perché abbiamo concesso canestro evitabilissimi a questo livello, che, nell’arco dei 40 minuti, pesano e ti costringono ad inseguire, quindi dobbiamo sicuramente crescere. Dobbiamo essere più attenti, agonisticamente cattivi e consapevoli dei nostri limiti atletici e difensivi. Dove non arrivano le nostre qualità devono arrivare concentrazione e aggressività. Abbiamo concesso troppe penetrazioni e non siamo stati lucidi. Brescia ha confermato il proprio valore: ha una squadra ben strutturata, molto atletica, difende e gioca duro e tutto questo si è visto. L’aspetto positivo è quello di aver giocato bene contro una squadra così in forma e così forte come la nostra avversaria. Feldeine ha accusato un risentimento alla gamba opposta rispetto a quella che gli aveva creato problemi nelle scorse settimane, ma devo parlare meglio con il mio staff medico. L’avevamo preso per aiutare la squadra e migliorare i compagni, ma non riesce ad essere continuo; speriamo che lo stop non sia così lungo. Dobbiamo ripartire dal quindicesimo minuto, quando abbiamo iniziato ad essere presenti. Abbiamo regalato dieci minuti agli avversari ed è questo il fattore principale da migliorare. Durham non sta attraversando un buon momento, le difese avversarie lo spingono a variare le sue scelte e non gli concedono quasi nulla; deve migliorare per dare più ritmo alla squadra. Nel momento di difficoltà non è stato lucido, ma abbiamo bisogno di tutti, quindi gli faremo vedere video per spiegargli dove sono i difetti delle sue prestazioni.” 

Magro: “Faccio il più sentito in bocca al lupo alla Fortitudo per la lotta salvezza. È sempre speciale giocare al Paladozza ed io ho avuto la fortuna di farlo anche al 100% di capienza: non è scontato giocare a Bologna. Ci aspettavamo una partita vera, diversa da quella dell’andata. La Effe è stata brava ad approfittare di alcuni nostri errori e della nostra troppa aggressività nei primi due quarti. Due buone difese da parte di Bologna e un nostro errore con Gabriel hanno permesso a loro di finire il primo tempo a contatto e di partite bene nel secondo. Guadagniamo altri due punti, grazie alla nostra voglia di capire insieme chi siamo e di migliorarci. Siamo una squadra che ha dimostrato di saper soffrire, perché abbiamo portato a casa un match che non era scontato vincere. Ci godiamo questo momento magico, ma mi piace pensare che questo filotto di vittorie sia frutto del lavoro di squadra. Non dobbiamo rilassarci, perché Sabato giochiamo contro Trieste per consolidare il terzo posto. Abbiamo sbagliato ad andare sotto sul pick and roll e a staccarci dal nostro piano partita, che ha permesso alla Fortitudo di segnare in transizione. 86 punti subiti sono troppi e dovremo lavorarci. Rispetto a quello che succedeva mesi fa, nonostante tutte le difficoltà, la squadra ha dimostrato di saper mantenere lucidità. Mitrou-Long, dopo il contatto in cui ha sbattuto la testa, ha segnato i cinque punti decisivi per staccare Bologna ed è da sottolineare la crescita di questo giocatore. Se un giocatore come Laquintana è concentrato e in forma lo tengo in campo. Abbiamo la necessità di ritrovare due o tre giocatori, ma è più facile farlo in casa. Gabriel ha giocato molto bene, Burns ci ha provato ed, in generale, abbiamo giocatori, che stanno fornendo grandi prestazioni, ma il motivo delle sette vittorie consecutive è la nostra voglia. Io ho sempre avuto fiducia in tutti i miei ragazzi e ce l’ho anche nei giocatori che faccio giocare meno. Non riesco a godermi troppo le vittorie, perché non sono mai tranquillo. Quando vedi che l’attacco è buono, la difesa anche e la concentrazione c’è non puoi non essere felice. I giocatori hanno capito qual è il mio modo di vedere la pallacanestro. Il grande merito di aver riportato in auge Della Valle e Mitrou-Long è dei giocatori stessi, che hanno guadagnato grande leadership grazie al lavoro in palestra; credo anche, però, che il sistema di gioco li aiuti ad essere così performanti.”

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