Allo stadio Olimpico, al termine della debacle della sua Roma dinanzi il Bologna di Thiago Motta (1-3 il risultato finale firmato dalle reti di El Azzouzi, Zirkzee, Azmoun e Saelemaekers), è intervenuto Daniele De Rossi. Il tecnico giallorosso ha parlato così ai microfoni della sala stampa.
L’analisi del match da parte di De Rossi
Abbiamo vinto partite in cui la media realizzativa tra occasioni create e quelle segnate è stata più alta da parte dell’avversario e oggi è stato il contrario. Fa parte del calcio. Ci sono stati tanti minuti per poter riprendere la partita, ma non eravamo pronti per fare una partita di rincorsa.
Sull’arbitraggio e sul nervosismo in campo
Per me Maresca ha sbagliato i nostri primi due gialli, ma non ha fatto nulla di grave per farci innervosire. Stephan e Paredes hanno sbagliato davanti al portiere e non è colpa del nervosismo. Ci siamo innervositi all’inizio, non abbiamo fatto gol e poi l’hanno fatto loro. In questo modo abbiamo aggiunto nervosismo su nervosismo. L’unica cosa che ho detto a Maresca è che dopo tre minuti ha cambiato l’atmosfera della partita.
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Sulla gestione delle forze
Ho cercato di mettere dentro quelli che pensavo che ci potessero far vincere, senza pensare al turnover. Abbiamo una squadra costruita per fare le coppe europee e fare cavalcate lunghe ogni stagione. I giocatori sono abituati a questi sforzi fisici. Il 3-1 ci ha ammazzato e ci ha fatto sembrare tutti stanchi, più lenti e meno in forma di quello che in realtà siamo. Non ci ha penalizzato la stanchezza, è stato bravo il Bologna.
Ancora sul nervosismo
Cosa hanno fatto i giocatori per darvi così tanto l’impressione che fossimo nervosi? Il calcio è fatto di falli, di contatti, è normale. Non ho visto la squadra perdere la testa. Ci sono mancate le distanze e un po’ di fiato, ma la protesta è una cosa sana. Io voglio giocatori a cui salta la mosca al naso quando vedono le cose che non gli vanno bene. Io stesso non sono un chierichetto. Oggi vanno fatti i complimenti al Bologna, ma ringrazio la squadra per come ha giocato e la Curva che ci ha applaudito dal primo all’ultimo minuto. Ripeto se El Shaarawy fa gol dopo cinque minuti saremmo stati qui a parlare di tutt’altra partita e non di nervosismo.
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