Robert Acquafresca, ex attaccante rossoblù, ha rilasciato un'intervista al Resto del Carlino dove ha raccontato il suo passato nel Bologna e le prospettive future per i felsinei.

Su cosa non ha funzionato a Bologna:Spesso me lo chiedo ancora. Purtroppo è andata male, capita nella vita. Ma ci sarebbe un libro di cose da raccontare”.

Sul pensiero dei tifosi che restasse solo per l'ingaggio:Non posso farne loro una colpa. Purtroppo hanno conosciuto una sola versione, perché per la società era facile dare la colpa ad Acquafresca: spesso non potevo neanche parlare essendo un tesserato e io sono uno che rispetta le regole. Poi, certo anch'io ho fatto i miei errori, ma la professionalità non è mai venuta meno”.

Sul fatto che rifiutasse ogni destinazione:Non è vero, e le faccio due esempi. Un anno l'allora direttore sportivo Corvino voleva mandarmi in prestito al Montreal per 5 mesi. Gli dissi: ‘Ho un bambino che sta per iniziare la scuola, così mi stravolgete il mondo. Ho ancora tre anni di contratto, spostatemelo in Canada, è un club sempre di Saputo’. Ma Corvino mi disse di no. Così come un'altra volta venni a sapere solo dopo che il club aveva rifiutato per me un'offerta dalla Cina”.

Sul ricordo più bello:La promozione in A, quando uscii tra gli applausi in semifinale dopo il gol all'Avellino: è uno dei ricordi più belli, uno dei pochissimi vissuti in una città splendida e unica. Capisco, però, che se non segni è facile andare in antipatia ai tifosi, specie se non sanno le cose. Del resto, se ha fallito Torres al Milan”.

Su cosa rappresenta Bologna:Il più grande rimpianto, insieme all'Inter. I nerazzurri sembravano volessero puntare su di me, me lo dissero Moratti e Ausilio, Mourinho mi stimava. Poi hanno fatto altre scelte…”.

Su Thiago Motta:Me lo ricordo da giocatore, era già un allenatore in campo. Sta facendo grandi cose e credo che, dopo i rossoblù il suo destino sia sui grandi palcoscenici”.

Su dove può arrivare il Bologna:Gran bella squadra, che ha già fatto vedere l'anno scorso grandi cose e può replicarle, soprattutto dopo questo mercato. Penso che la famiglia Saputo abbia davvero intrapreso quel percorso di avvicinamento all'Europa, e a breve, ci arriverà”.

Sulla cessione di Arnautovic: Il Bologna ha perso tanto: Marko è forte fisicamente, ha tanto carisma. Ma se la squadra è forte e il tecnico è bravo, si può sopperire a chiunque. Certo, ora avranno più responsabilità gli altri, a cominciare da Orsolini”.

Su Zirkzee:Mi è sempre piaciuto come attaccante, lo seguo da un po'. Mi auguro possa sbloccarsi sotto porta a differenza mia. Gli manca poco. E poi Bologna è una città dove con un niente ti fanno sentire un re. E' un posto bellissimo dove giocare a calcio”.

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