Un super Bologna, accompagnato da oltre mille tifosi, domina e surclassa una Cremonese mai realmente in partita e con la testa distratta da una possibile condanna in Serie B. Ci ha pensato poi definitivamente la matematica nella giornata di ieri a certificare la retrocessione in cadetteria da parte dei grigiorossi. Un 1-5 che ha quindi delineato tutti i contorni di una resa dei conti, con un Bologna tonico, divertente, letale e decisamente superiore sotto tutti i punti di vista. Dopo 6 partite i rossoblu tornano finalmente al successo, che mancava dall'8 aprile scorso, sempre in trasferta ma sul campo dell'Atalanta. Tre punti che rilanciano la formazione felsinea verso l'ottavo posto, attualmente occupato dal Monza a quota 52. Le ultime due gare di campionato contro Napoli (in casa) e Lecce (al Via del Mare) potrebbero inoltre garantire anche un nuovo record di punti, che attualmente resiste dell'epoca di Pioli e Guaraldi (51 nella stagione 2011-12).  

LE FORMAZIONI

Consueto 1-4-2-3-1 per il Bologna di Thiago Motta, con Skorupski tra i pali; la difesa ha visto alcuni rientri importanti, con Posch, Bonifazi, Lucumì e Cambiaso a comporre la linea. Solito tandem Schouten e Dominguez in mediana per costruire gioco e dare supporto al trio Orsolini-Ferguson-Barrow che hanno agito dietro all'unica punta Arnautovic, alla seconda consecutiva da titolare dopo i continui guai fisici del girone di ritorno .

La Cremonese di Davide Ballardini ha risposto con lo stesso modulo (1-4-2-3-1), provando a puntare su un piano gara legato alla velocità e al dinamismo dei giocatori offensivi. Davanti a Carnesecchi si sono quindi schierati, da destra a sinistra, Sernicola, Chiriches, Vasquez e Valeri. Meite e Castagnetti davanti alla difesa con Pickel, Galdames e Okereke a muoversi alle spalle di Tsadjout, scelto un po' a sorpresa dal tecnico romagnolo. 

LA PARTITA

Il Bologna, fin dai primi minuti, ha indirizzato la partita con il suo solito gioco intenso in entrambe le fasi, trovando la via del gol dopo appena 12 minuti. Il tutto è nato da una situazione di calcio d'angolo, con il pallone respinto dalla difesa grigiorossa che ha poi messo in luce una serie di errori piuttosto clamorosi. Il primo si può notare nell'IMMAGINE 1: Barrow ha ricevuto palla sulla sinistra e ha almeno 3-4 metri per controllare il pallone e avanzare verso l'area avversaria. Nessun giocatore di casa si è preoccupato di accorciare con aggressività sul portatore di palla. Di conseguenza, infatti, il gambiano ha poi sterzato su Castagnetti e disegnato un cross teso e col contagiri per la testa di Arnautovic che ha dovuto soltanto appoggiare in rete il gol del vantaggio. Anche in area (IMMAGINE 2) le marcature di Chiriches e Vasquez sono troppo lente, con i due difensori che non tentano neanche il corpo a corpo per trarre vantaggio posizionale, ma lasciano addirittura un metro ad un attaccante letale come il numero 9 rossoblu. 

IMMAGINE 1 - Barrow riceve palla sulla sinistra e la Cremonese non accorcia, lasciando fin troppi spazi
IMMAGINE 2 - Sul cross di Barrow in area le marcature dei difensori grigiorossi sono troppo lente e poco precise

Il gol che ha sbloccato la partita ha tolto le già instabili certezze di una Cremonese che ha accumulato errori su errori, rischiando in più di un'occasione di subire anche il gol del raddoppio di lì a poco. La marcatura di Ferguson non ha tardato ad arrivare, in realtà. Dagli sviluppi di un corner, infatti, un rimpallo fortunoso ha permesso al centrocampista scozzese di dare la zampata vincente per battere Carnesecchi. Una rete in cui di tattico c'è ben poco, ma frutto dell'imprevisto di un rimpallo favorevole.

I rossoblu hanno continuato a produrre azioni su azioni, sfruttando i posizionamenti spesso sbagliati dei padroni di casa, completamente disordinati in fase di non possesso, sulle uscite e le scalate. Come vediamo nell'IMMAGINE 3, ben tre giocatori tentano di schermare il portatore di palla Schouten. L'olandese ha comunque luce per giocare in orizzontale dove Posch e Cambiaso hanno tantissimo campo da prendere per proseguire lo sviluppo della costruzione. Entrambi, tra l'altro, sono due calciatori che hanno fin qui dimostrato di saper dare un'impronta rilevante al gioco dal basso, rivelandosi fondamentali per dare alternative alla prima creazione di gioco. 

IMMAGINE 3 - La prima pressione disordinata della Cremonese: tutti sul portatore di palla e totale libertà agli esterni

Sul finale di tempo, in un contesto di assoluto dominio da parte dei rossoblu, fatto di intensità sul possesso avversario e voglia di riconquistare subito il pallone, la truppa di Thiago Motta ha trovato anche il gol del 0-3, sempre da corner. Non è infatti una novità che il Bologna sia una delle squadre in Serie A che ha segnato più gol da calcio piazzato. Anche in quest'episodio, presente nell'IMMAGINE 4, è possibile notare una serie di errori di posizionamento della difesa di casa. Partiamo col dire che la Cremonese ha difeso a zona, che presuppone una marcatura, in primis, della propria zona di competenza e poi dell'uomo. In questa situazione il Bologna ha orientato le maglie avversaria sul primo palo, dove si è venuta a creare densità con tantissimi calciatori. All'opposto, però, il secondo palo è rimasto sguarnito, con i felsinei addirittura in superiorità numerica posizionale di 3 contro 2. La traiettoria disegnata da Orsolini è stata indirizzata proprio lì dove Posch ha anticipato tutti e depositato in gol il 0-3 che ha chiuso il primo tempo.

Anche in questo caso si è trattato di un calcio piazzato studiato ottimamente durante la settimana. Orientare il ‘traffico’ sul primo palo, sapendo della difesa a zona della Cremonese, per andare poi a sollecitare il secondo palo, lasciato più sguarnito dai padroni di casa, ma ottimamente presidiato da 3 giocatori del Bologna. 

IMMAGINE 4 - Il gol del 0-3 del Bologna segnato da corner: si attira ‘traffico’ sul primo palo per andare a giocare sul secondo

Nel secondo tempo, grazie a qualche cambio in corso d'opera, la Cremonese è riuscita ad uscire con un po' più di continuità, alzando i reparti e accorciando bene gli spazi sul rettangolo di gioco. La naturale conseguenza è stata che i grigiorossi si sono trovati più spesso vicini al pallone e quindi in grado, sia di togliere respiro ai possessori ospiti, sia di recuperare con più frequenza il possesso. 
Il baricentro alto richiesto da Ballardini ha però inevitabilmente scoperto la difesa dei lombardi, causando crepe evidenti, specialmente contro un Bologna sempre molto abile a sfruttare le transizioni veloci.

In una situazione d'attacco dei padroni di casa, i rossoblu, con tecnica, qualità e velocità, sono infatti riusciti a ribaltare l'azione trasformandola in offensiva, sfruttando gli ampi spazi lasciati dagli avversari. Nell'IMMAGINE 5 Moro ha ricevuto palla da Arnautovic prima di servire in profondità Orsolini che, in mezzo a due difensori grigiorossi, si è infilato, ha dribblato anche Carnesecchi prima di chiudere in gol la rete del 0-4. 

IMMAGINE 5 - La transizione veloce degli uomini di Motta con Moro che serve Orsolini che va a segnare il gol del 0-4

Anche il gol del 0-5 che ha definitivamente tagliato le gambe alla Cremonese è arrivato da una transizione improvvisa dei rossoblu, tra l'altro in dieci uomini dopo l'espulsione di Orsolini. Padroni di casa che, pur essendo in superiorità numerica, sono riusciti a farsi trovare inspiegabilmente disordinati, con le linee dei reparti troppo lunghe e sfilacciate, a dimostrazione di una squadra che non è più presente mentalmente all'interno della partita.

Dopo aver recuperato il possesso nella propria metà campo, Barrow si è infatti involato centralmente fino a ridosso dell'area avversaria, con soli due difensori a dover marcare lui e il compagno Sansone. Proprio quest'ultimo è stato poi servito e in diagonale ha battuto Carnesecchi per la quinta volta (IMMAGINE 6). 

IMMAGINE 6 - Transizione improvvisa dei rossoblu che sfruttando il mal posizionamento della Cremonese sono andati in gol con Sansone

Allo scadere dei 90 minuti, la Cremonese è riuscita a trovare il gol della bandiera con Ciofani, scaltro a sfruttare un rimpallo fortunoso dopo un calcio piazzato battuto da Quagliata. Una rete che, anche in questo caso, ha poco di tattico. 

In ogni caso la partita dello Zini ha certificato un Bologna forte e in grado di segnare in tante maniere diverse. Da calci piazzati o tramite transizioni veloci, i rossoblu hanno dimostrato di essere una formazione con tante soluzioni, il che è un vanto non da poco in vista del futuro e il merito va dato soprattutto al lavoro di Thiago Motta, veramente straordinario dal suo arrivo all'ombra delle Due Torri.

Credit photo: Wyscout

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