Si ritorna in campo domenica alle ore 18 dopo due settimane di stop. La Fortitudo affronterà fuori casa Pistoia, la seconda in classifica a pari punti con Cento e con uno strike casalingo di 10-0. Per tutto l'ambiente bianco-blu la necessità è quella di lasciarsi alle spalle l'ultima parentesi iniziata a Chieti, passata per Mantova e terminata -si spera- a Ravenna, con tre scivoloni consecutivi che hanno messo a rischio il sesto posto in classifica, se non fosse stato per il ritiro a campionato in corso di Ferrara. 

Un curioso dato salta all'occhio, la Fortitudo dall'anno 2000 in poi non ha mai vinto partite ufficiali al PalaCarrara. L'attenuante c'è e può essere velocemente “sguainata” dato il basso numero di incontri fra le due società, che nei primi anni del millennio militavano in categorie ben differenti. Nell'ultimo decennio invece l'incontro tra toscani ed emiliani è diventato più frequente ed ha sorriso sempre ai padroni di casa.

All'andata vinsero per 75-67 i felsinei, che a loro volta sentivano il PalaDozza come un fortino inespugnabile, ma distanza di un girone, si presentano con una squadra relativamente cambiata. I saluti di Paci, Biordi e Davis accasati rispettivamente a Rieti, Monopoli e Trapani e con i loro sostituti Candussi e Vasl, sottolineano un tentativo di creare una nuova identità per salvare un'annata sotto le aspettative. Visto lo stop immediato dell'ex Nardò Miha, causa sciatalgia, e la predicata pazienza di coach Dalmonte per l'ex lungo di Verona, che comunque ha dimostrato di essere un buon 5 titolare alla prima in maglia Effe, questo cambiamento probabilmente lo potremo valutare all'inizio dei playoffs dove, a detta di molti, inizierà un nuovo campionato. 

 

 

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