Lunga intervista a Sinisa Mihajlovic che parla della malattia appena superata: “Lasciamo da parte gli eroi, sono solo un uomo con un carattere forte e un fisico resistente. Dopo la lotta contro la leucemia il Covid è stato come bere un bicchiere d’acqua perché ero asintomatico. Non ho avuto neanche ansia ma solo fastidio per essere costretto a restare ai box, ma sbaglia chi dice che questa malattia non esiste. La memoria corta è uno dei drammi della nostra società. Personalmente stavo bene prima del Covid come adesso, vivo normalmente senza spavalderia ma vivendo ogni istante e non so se questo dà fastidio a qualcuno. Enzo Ferrari diceva che gli italiani ti perdonano tutto tranne il successo: io aggiungo anche la felicità. Le polemiche degli ultimi giorni sono cazzate che hanno ferito molto la mia famiglia. Sono stato sfigato, il resto è moralismo da quattro soldi. Dare sempre la colpa al lupo fa comodo alle pecore. Sono stato con la mia famiglia andando a cena fuori poche volte e ad un festa in villa poi ci siamo subito fatti tutti controllare. La verità è che del Covid non si capisce niente e c’è tanta casualità: l’abbiamo preso solo io, uno dei miei figli e il fidanzato di mia figlia. C’era bisogno di far ripartire l’economia riaprendo le attivita? E allora poi non si faccia il tiro al piccione. Io poi sono passato per untore perché mi chiamo Mihajlovic e gioco a calcetto con Della Valle e Bonolis. Lo stesso meccanismo è scattato ora con Berlusconi a cui faccio un grande in bocca al lupo”.

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