Alla vigilia di Udinese-Bologna, il doppio ex della sfida Marco Negri ha parlato ai microfoni de La Repubblica, dell'attaccante rossoblù Joshua Zirkzee. Negri, che oggi vive ancora nel capoluogo dell'Emilia Romagna, è stato anche un collaboratore di Massimo Oddo ai tempi proprio dell'Udinese, dove curava la fase offensiva.

“La sua visione mi ricorda Zico"

"lo lo so che certi paragoni possono sembrare azzardati, ma quando avevo 15-16 anni, mi capitò, negli Allievi dell'Udinese, di giocare contro la prima squadra e lì rimasi folgorato da Zico. Lo so qual è il rischio, ma voglio dire che Zico, quando gli arrivava la palla non è che guardava solo com'erano messi gli avversari, ma sapeva già dove stavano e dove sarebbero andati i compagni. Non aveva 2 soluzioni davanti a sé, ne aveva quattro o cinque. Adesso non voglio dire che Zirkzee e Zico, ma quella caratteristica li lui ce l'ha. Ha una
visione di gioco incredibile".

Zirkzee
Joshua Zirkzee esulta dopo il gol alla Salernitana (ph.Image-Sport)

“Il calcio di oggi è tutta una statistica”

“Oh, ecco il punto. Il calcio di oggi è tutta una statistica, vale soprattutto per gli attaccanti, presenze, gole assist. Stop. Prendi una videocassetta di un bomber e ci trovi quello, i gol e gli assist. Ma Zirkzee è molto altro. Non guardiamo a quel 9 che porta sulle spalle, va giudicato per le tante cose che fa, io più che un centravanti lo definirei un facilitatore di gioco, uno che sa muoversi benissimo spalle alla porta, è bravissimo in quelle che noi chiamiamo le uscite, cioè quando la squadra imposta, lui coi suoi colpi è determinante nello sviluppo dell'azione, per la velocità e la qualità dei suoi colpi, poi ha pure la grande capacità di andare a chiudere la giocata. Voglio dire, sa anche segnare, oggi lo sta dimostrando appieno, ma non dobbiamo chiedergli di finalizzare, non dobbiamo caricarlo della pressione di dover segnare per forza. Rischierebbe di ingripparsi”.

“Coccoliamolo e godiamocelo finché resterà qui”

“È un esteta, i suoi colpi rubano l'occhio, io dico coccoliamolo e godiamocelo finché resterà qui, finché ne avremo la possibilità, perché la gente poi paga il biglietto per vedere ste giocate qui, che diventano iconiche. Perché l'elemento estetico si fonde con la praticità, per questo dicevo che lui è un facilitatore di gioco, in questo momento è proprio la perfezione del gioco. Il Bologna cerca sempre il sovrannumero, Zirkzee è anche un centrocampista aggiunto, il Bologna è una squadra che rischia, col suo gioco e lo si e visto con l'Atalanta, ma è una squadra che si difende magnificamente, con giocatori che credono molto nel loro tecnico, in se stessi e nel gioco che praticano. Qualcosa di raro, il Bologna di oggi ha una fiducia che forse non hanno nemmeno i giocatori dell'Inter”.

Thiago Motta
Thiago Motta (ph.Image-Sport)

“Oggi il campo di fatto è come se si fosse ristretto, non c'è più la profondità, e allora bisogna attaccare diversamente”

“Nel corso degli anni i due estremi del gioco, intendo il portiere e il centravanti, hanno subito modifiche clamorose. Ci sono portieri che hanno una tecnica che tanti miei compagni difensori dell'epoca non avevano. E oggi il portiere sta alto, è quasi un libero, il campo di fatto è come se si fosse ristretto, non c'è più la profondità, e allora bisogna attaccare diversamente. Ecco Zirkzee, ecco il calcio di Motta, nel quale le punte devono saper venire incontro, dialogare coi compagni”.

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