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Editoriale – Bel weekend ma non può bastare

Dopo tanto tempo il lunedì di Basket City è pieno di sorrisi. Vince la Fortitudo, vince la Virtus, vince ancora la Virtus femminile sempre più seconda forza del campionato.

Se la vittoria contro Pesaro sia stata solo un episodio lo potremo sapere solo nelle prossime sfide. Ma intanto la Fortitudo ha lasciato l'ultimo posto in solitaria, ha ritrovato il sapore del successo ma soprattutto cosa più importante ha mostrato la voglia di lottare. Mancata in maniera fin troppo evidente in altre partite, è emersa con vigore all'esordio di Luca Dalmonte e non si può non pensare che il cambio di allenatore abbia portato la scossa di cui aveva bisogno la squadra. Mentale, prima ancora che tecnica. Tutto molto bello ma, ovviamente, non può bastare e tutti i protagonisti lo sanno benissimo. Mercoledì contro Reggio e domenica contro Cremona (due squadre che stanno vivendo un buon momento) devono arrivare segnali di continuità, devono arrivare segnali che la squadra ha capito che non ci sono altre strade per risalire se non sbattersi in difesa, sbucciarsi le ginocchia e tutte le metafore simili che vi vengono in mente. Il cammino per la F è ancora lungo.

La settimana appena conclusa è stata a dir poco vivace per la Virtus. Iniziata con l'esonero di Djordjevic, passata dal reintegro del serbo e dalla vittoria in casa del Monaco, chiusa con il successo in casa di una Trieste tornata sul parquet dopo un mese e mezzo di peregrinazioni varie. È una Segafredo che pare aver rimesso a posto i cocci e che sembra tornata sui binari prefissati. Ma anche in questo caso per averne la certezza bisognerà aspettare altre sfide. Le prossime due di Eurocup in particolare sono, paradossalmente, le più importanti: Virtus già qualificata, già prima nel girone, eppure chiamata a due prestazioni convincenti contro Anversa e Andorra. Per un motivo molto semplice: non sono più consentiti approcci e atteggiamenti come quelli avuti contro Sassari. Anche perché i giocatori si sono esposti manifestando grande affetto verso Djordjevic ed ora tocca a loro dare sempre il massimo.

Dario Ronzulli

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