Domenica sarà tempo di derby, il numero 111 della storia. Kigili e Segafredo ci arrivano con una vittoria in campionato (in attesa dell'impegno di domani della Virtus in Eurocup contro Patrasso), successi che lasciano buonissime sensazioni ai rispettivi coach.

La Fortitudo ha travolto Trieste giocando di gran lunga la miglior partita della stagione. Sin dalla palla a due i biancoblu hanno macinato basket, trovando canestri da sotto con Groselle e Borra e da fuori con Benzing e Aradori. Dare 36 punti alla terza forza del campionato, al netto del fatto che l'Allianz sia rimasta a casa, non è un risultato banale anzi tutt'altro. La prestazione di ieri deve necessariamente essere il punto di partenza di un percorso che metterà di fronte altri ostacoli, anche ben superiori rispetto a Trieste, ma se la Fortitudo li affronterà con lo spirito e la voglia mostrati ieri sera il campionato assume giocoforza un'altra natura. Il compito di Martino sarà ora quello di non disperdere l'adrenalina e incanalarla al meglio, a partire dal Derby di domenica che certamente per la F è proibitivo ma non può essere considerato impossibile a prescindere esattamente come dovrà accadere per tutte le gare da qui alla fine della regular season.

La partita con Cremona è stata gestita al meglio da parte della Segafredo. Senza forzare, senza dover sovrautilizzare i propri big, la Virtus ha ottenuto quello che voleva ovvero due punti senza troppi patemi. Troppo corta la pur volenterosa Vanoli per poter impensierire fino alla sirena i bianconeri. Bene ancora le seconde linee, che stanno sfruttando il maggiore spazio dovuto alle assenze. Ma la notizia più importante l'ha evidenziata Scariolo, tra il serio e il faceto: non si è fatto male nessuno. Visto l'andazzo è una notizia da prima pagina, tuttavia resta apertissimo il dibattito su cosa debba/possa fare la Virtus: andare sul mercato? E per prendere chi?
Senza Mannion, Cordinier ed Hervey il roster è innegabilmente corto per poter gestire al meglio le risorse nelle due competizioni. Verrebbe d'istinto da dire che un innesto, possibilmente sotto canestro, magari un'ala forte, sia inevitabile anzi caldamente raccomandato. Ci sono però tre dubbi: serve un giocatore che sia pronto, fisicamente e tatticamente; il mercato non offre grandi qualità a meno di non sborsare soldi anche per un buyout laddove richiesto; servirebbe un giocatore che accetti di buon grado un eventuale passo indietro quando il roster sarà al completo. Tanti fattori sul tavolo, dunque, motivo per cui non è facile per la dirigenza virtussina fare una scelta precisa. Da tenere in conto anche il fatto che l'Eurocup avrà due settimane di pausa a cavallo di Capodanno, ergo c'è tempo per ragionare e valutare.

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