Sulla rinascita post-Belgrado:

Ci siamo resi conto che così non potevamo andare avanti, parlandoci chiaramente tra di noi. Club, tifosi e piazza meritavano di meglio. Se la squadra è tutta sul pezzo, ci sentiamo i più forti, altrimenti si può perdere con chiunque. Era una fase in cui era difficile trovare motivazioni, con tanti giocatori non al meglio. Ma sappiamo chi siamo e quali sono le nostre armi.

Alessandro Pajola
Alessandro Pajola (Foto Matteo Marchi - Virtus Segafredo Bologna)

Sul gruppo dell'Italbasket:

Penso che anche lì sia necessario pensare prima di tutto a noi stessi. Vale per la Virtus, ma anche per l’azzurro. Siamo inferiori sulla carta a Spagna, Germania, Grecia o altre, però il nostro è un bellissimo gruppo, col Poz che ci infonde enorme fiducia. Saremo difficili da affrontare.

Sulle possibilità in NBA:

Il futuro è imprevedibile. Non si capisce bene cosa ci sarà in Europa. Non guardo mai troppo avanti; preferisco vivere alla giornata. La Nba è il massimo a cui ambire. Il punto è quale NBA: fa la differenza andarci per giocare o per non mettere piede in campo. Si vedrà.

Sulle possibilità di vittoria dello Scudetto:

Lo spero vivamente. Ha le carte in regola per farlo, se saremo tutti cattivi, sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda.

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