Oggi a Casteldebole è stato presentato presso la sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli Remo Freuler, ultimo acquisto della campagna estiva del mercato rossoblù, dal Nottingham Forrest a titolo temporaneo.
Apre la conferenza stampa il direttore sportivo Marco Di Vaio: “Presentare Freuler è una cosa semplice. Per sostituire Schouten abbiamo cercato di portare avanti la trattativa per Remo, lui è fondamentale dal punto di vista tecnico, della mentalità che porta e lo spessore, nonché dal punto di vista umano. La trattativa per Dominguez non è stata semplice, ma Freuler ha ritenuto interessante il progetto e siamo lieti di averlo qui”.
Prende la parola Remo Freuler.
Sulla salute fisica: “Sto bene. Al Nottingham ho disputato qualche amichevole e poi ho svolto le partite con le nazionali. Il nostro obiettivo lì era salvarci e ci siamo riusciti. Dal punto di vista personale solo le ultime 5 partite della scorsa stagione non ho giocato, prima ero addirittura capitano poi non so cosa sia successo”.
Sul rapporto con Sartori: “Con Sartori ci siamo sentiti spessi, anche quando abbiamo vinto con il Liverpool, sotto il periodo natalizio e in altre circostanze. Già qua si vede la sua mano, dove va lui porta con sè tanta fortuna.
Sulla ricostruzione della trattativa con il Nottingham: “Non è stata semplice. Dissi una cosa in tedesco in cui avrei dovuto avere più pazienza, ma ciò che dissi non è stato tradotto bene. Capisco che quando sono coinvolti più giocatori non è cosa banale”.
Sull’accorgersi del cambiamento dello status della propria squadra: “Arriva tutto con i risultati. Con l’Atalanta facemmo 72 punti e andammo in Europa, mancandola poi l’anno dopo. Quando ottieni buone prestazioni hai la consapevolezza di poter vincere con chiunque ma è questione di anni, non di uno solo”.
Sulle tue idee sul Bologna quando eri in Inghilterra e prima ancora all’Atalanta: “Ho sempre guardato la Serie A e ho parlato con i miei vecchi compagni l’anno scorso quando hanno sfidato il Bologna”.
Sul presentimento di poter essere capitano: “Non importa chi lo è, ciò che conta è giocare”.
Sulle idee di Thiago Motta: “Quando ho parlato con lui la scelta è stata più facile perché è uno a cui piace giocare con il pallone”.
Sul legame confidenziale con il compagno di squadra, Michael Aebischer: “Non mi ha ancora portato a fare un giro in città, è andato solo con la ragazza per ora (ride, ndr)”.
Sulle parole spese nei confronti di Gasperini da parte dei suoi ex compagni all’Atalanta: “Non ha senso ciò che si dice su di lui, senza il suo apporto l’Atalanta non sarebbe arrivata dove è ora. Mi ha aiutato nel mio processo di crescita, perciò a lui devo molto”.
Sulla posizione a centrocampo da lui prediletta: “Preferisco giocare da 6 o da 8 (per citare la vecchia numerazione, ndr)”.
LEGGI ANCHE: Il Bologna ritrova Doig e Ngonge
Il Bologna spreca il doppio vantaggio contro la Fiorentina. I top e i flop di…
Tudor è pronto a fare le valigie in casa Juventus. L'allenatore bianconero non riesce più…
Le parole del giocatore al termine della partita delle ore 18:00 contro il Bologna allo…
Le parole del tecnico della Fiorentina Stefano Pioli in conferenza stampa al termine della partita…
Il Real Madrid potrebbe perdere uno dei migliori prospetti del calcio spagnolo: la svolta per…
Le parole del vice tecnico rossoblù al termine di Fiorentina-Bologna Allo stadio Artemio Franchi di…