Bologna, due esatti dall'arrivo di Marko Arnautovic
Oggi sono trascorsi esattamente due anni dall'arrivo in città del calciatore austriaco, capace quel giorno di attrarre su di sè una miriade di tifosi rossoblù
26 Luglio 2021: la data può non voler dire nulla, ma i tifosi rossoblù ricordano altro. Quel giorno - come ci riporta l'edizione odierna del Resto del Carlino - sbarcò in città un certo Marko Arnautovic, seguito da una folle infinita di supporter rossoblù. Già dal suo arrivo si poté percepire che non è un calciatore qualunque. Accoglienza simile fu riserbata prima a Mattia Destro, salvo poi tramutarsi in un'epilogo contrario rispetto alle aspettative. I due anni del bomber austriaco, capace di raggiungere 24 gol in 54 presenze in campionato, son stati travagliati - come tutte le cose - da alti e bassi, momenti di gloria a momenti drammatici. Uno tra tutti è la morte di Sinisa Mihajovic, con il quale Arnautovic aveva uno splendido rapporto, a tal punto che qualche giorno fa nella conferenza di Valles lo mise subito dopo la sua famiglia per importanza. Due caratteri forti, ma coesi più che mai, a testimonianza del fatto che “gli opposti si attraggono ma amano i propri simili”; opposti quelli che per certi versi sembrano essere Thiago Motta e Arnautovic, il cui rapporto è stato discusso più volte senza alla fine mai sfociare in un nulla di fatto. Carattere pacato uno, esuberante l'altro, ma nessuno contro l'altro - come anche testimoniato dall'austriaco a Valles: “Il mio rapporto con Motta è perfetto”. Il mantra di Motta è quello di far giocare chi meglio sta e quando Arnautovic è stato bene non se n'è mai privato. Realizzazioni spalmate in maniera differente, 14 la prima stagione, 10 la seconda; ma vero anche che a paragone di partite (33 il primo anno, 21 il secondo), non pare nemmeno così brutta la media del secondo anno, travagliato da numerosi acciacchi. Altra figura emblematica nel cammino dell'ex nerazzurro è quella di Walter Sabatini, artefice del suo passaggio dallo Shangai Port a Bologna. La storia, poi come ben si sa, tra Sabatini e Bologna s'interruppe a seguito di un litigio in tribuna con Saputo a Empoli, che lo condusse alle dimissioni.
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