Dopo la composizione dei gironi di Eurocup Paolo Ronci è intervenuto a Radio Nettuno Bologna Uno per fare il punto sulla Virtus Segafredo Bologna. Queste le sue parole:

”Il nostro è un girone bello, ma è interessante anche il girone A. L’Eurocup è una coppa di grande livello, ci sono 3-4 squadre molto importanti, anche abituate all’Eurolega. Sarà una competizione di grande livello e questo è un bene. Se si vuole andare al piano di sopra è importante capire subito che avversari si affrontano.
E’ difficile commentare le singole contendenti, l’analisi principale va fatta sul cambio di format: 18 partite garantite, tutte importanti, ogni vittoria e la differenza canestra possono essere decisive. Poi c’è questa novità molto temuta, la singola partita a partire dagli ottavi. Non si può sbagliare e devi arrivare con la fortuna di avere il roster al completo, sano e in forma.
Stamattina ho partecipato al meeting dei club online e la stessa Eurolega ha chiamato “il mese caldo” quello che determinerà ottavi, quarti e semifinali. La finale di Eurocup dovrebbe essere all’interno della Final Four di Eurolega, al sabato. C’è un avvicinamento tra i due mondi e anche la riduzione di squadre va in quella direzione.
Il rinnovo di Teodosic? Un segnale importante, Milos ha riconosciuto il cammino fatto insieme dal giorno del suo arrivo e vede nella proprietà e nel club il posto dove poter continuare la sua carriera. Aveva ricevuto varie attenzioni da altri club ma in cima ai suoi pensieri c’era un rilancio con la Virtus e non un attendere che il contratto finisse. Ha ancora un desiderio fortissimo di giocare l’Eurolega prima che la sua carriera termini e le sue ambizioni personali sono quelle del club. Il contratto è garantito fino al 30 giugno 2023, Milos ha fatto un passo verso il club ridiscutendo i termini economici. Tra i numeri fatti sulle cifre non ho letto da nessuna parte quello corretto, è importante che ci fosse la volontà del club e del giocatore di restare insieme, provare a crescere e vincere ancora, arrivando in Eurolega e migliorando anche tutta la struttura organizzativa del club.
Si riparte da otto conferme. Ci dà soddisfazione, l’identità di un club è difficile da costruire e si può fare solo rimanendo insieme e conoscendosi a vicenda. Per arrivare ai dettagli serve tempo. Con molti giocatori il percorso è nato due estati fa, e lo scudetto dimostra che motivazioni orgoglio e ambizione c’erano. La sospensione del campionato scorso ci ha fatto sentire un po’ come l’Efes, che aveva sulle spalle l’annullamento dell’Eurolega. Ai playoff i giocatori hanno tirato fuori tutta l’identità dello stare insieme. Era un patrimonio che non andava disperso. Partiamo da una base solida, e vogliamo sempre migliorare, facendolo con le persone che sanno cosa vuole dire essere a Bologna e giocare a Bologna, con questi tifosi e con questa proprietà. I programmi stanno andando avanti, ma non dobbiamo fermarci.”

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