Non è un caso se a 18 anni esordisci con il Bayern Monaco. La carriera professionistica di Joshua Zirkzee inizia così, alle spalle di uno dei migliori numeri 9 del 21esimo secolo: Robert Lewandowski.
Poi i prestiti a Parma, dove assaggia per la prima volta il sapore dalla Serie A, ma dove rimedia una lesione al legamento collaterale, e Anderlecht, dove Zirkzee segna 18 gol e fornisce 13 assist in 47 presenze stagionali.
Poi l’arrivo a Bologna, proprio negli ultimi giorni di mercato, quando la stagione 22/23 era già iniziata.
Il primo anno in rossoblu, sotto l’ala del più esperto Marko Arnautovic, si conclude con 2 gol e 2 assist in 21 presenze complessive. Dopo la partenza del bomber austriaco, Zirkzee si è trovato, per la prima volta in carriera, senza un vero e proprio punto di riferimento e, soprattutto, senza più l’etichetta di giovane promessa cresciuta nel Bayern Monaco nel segno di Lewandowski.
Come sottolineato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport - Stadio, Zirkzee vuole a tutti gli effetti diventare un leader di questo giovane Bologna ed è pronto a caricarsi sulle spalle il peso dell’attacco rossoblu. L’olandese lo ha dimostrato sia fuori dal campo, prendendo, senza timore, quella numero 9 lasciata vacante da Marko Arnautovic, sia in campo, diventando quel terminale offensivo che Thiago Motta cercava dopo l’addio del bomber austriaco.
Questa stagione, in appena 4 presenze, Joshua ha già segnato 2 gol, uno in campionato e uno in Coppa Italia, e fornito un assist.

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