Il tecnico del Bologna, anche se questo caso è nelle vesti di cittadino che se ne parla, nel pomeriggio di ieri ha ottenuto la cittadinanza onoraria nel paesino di Polesella, distante un'oretta dal capoluogo emiliano. La foto del Corriere dello Sport-Stadio mostra un Thiago Motta raggiante ed emozionato quello presentatosi nella proclamazione conferitagli dal sindaco Leonardo Raito: “E' con grande orgoglio e onore che ricevo e accetto la cittadinanza onoraria. Da questo momento potrò rappresentare Polesella e cercherò di farlo giorno dopo giorno tramite il calcio. Ringrazio il sindaco e la giunta per avermi permesso di essere qui con voi". Ha poi fatto una premessa: “Con lavoro e impegno cercherò di portare questa piccola città in tutto il mondo e porterò qui famiglia e figlie, perchè è giusto che sappiano da dove è venuto papà”. Motta si è poi concesso a foto, autografi e qualche battuta in ambito calcistico, la quale non poteva mai mancare. Non era certamente meno emozionato di lui Luciano Fogagnolo, ultimo tra i parenti del tecnico a rimanere a Polesella, nonché per anni gestore del bar del paese: “Mi tremano le gambe per l'emozione. Se riguardo le mie foto da giovane, noto che siamo praticamente due gocce d'acqua”. Da quelle foto un pizzico di passione ed emozione è calata anche in Thiago Motta, salvo poi sentirsi fare le solite domande sul tema estivo che per poco non lo vedeva lontano da Bologna, al quale ha risposto così: “Penso solo a fare bene a Bologna”. Sul tema Europa, infine, ha risposto in maniera sarcastica: “Lo stadio più bello dove ho giocato? Il Santiago Bernabeu di Madrid”. 

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