Il calcio, come moltissimi altri sport ha sempre avuto un legame particolare con la simbologia. Basti pensare alla scelta dei numeri di maglia dei calciatori oggi! In passato gli undici titolari scendevano in campo con le maglie dall'1 all'11, e gli altri numeri venivano assegnati progressivamente, fino al numero massimo dei componenti della rosa. Oltre alle scelte dei calciatori, anche stemmi, e mascotte dei club hanno spesso forti legami con la simbologia. 

A differenza di quanto avviene nella simbologia di moltissimi altri elementi culturali, come ad esempio quella dei semi delle carte, la simbologia nel mondo del calcio ha solitamente origini precise, e ben definite. Le squadre di calcio Italiane, così come quelle Europee, sono contraddistinte da una vera e propria araldica. Gli stemmi e i loghi, sono immagini iconiche che vanno di pari passo con la storia delle squadre di calcio, sono motivo di orgoglio per i tifosi e sono ben in vista sulle casacche  dei club. Sin dagli anni 60 le squadre hanno iniziato ad inserire regolarmente gli stemmi e i loghi delle società sulle loro divise. Gli stemmi della maggior parte delle squadre rendevano inizialmente omaggio alla storia della città in cui il club era stato fondato o ad alcuni specifici punti di riferimento. 

Andiamo a scoprire quindi quali sono le origini degli stemmi presenti nel calcio italiano:

Cominciamo ovviamente dal Bologna.

Lo stemma del Bologna Football Club include le iniziali, BFC e 1909, ovvero l’anno in cui il club è stato fondato. Le strisce rossoblù sono da sempre i colori sociali ufficiali del Club, mentre la croce rossa richiama la bandiera della città di Bologna. La mascotte ufficiale, a lungo tempo legata alla maschera cittadina del Dottor Balanzone, è più recentemente cambiata, lasciando spazio a Nettuno.

Rimanendo in Emilia Romagna, possiamo notare il richiamo ai fiori dello stemma del Comune di Sassuolo, per l’omonima squadra di calcio dei neroverdi, mentre per “ i ducali” del Parma il logo dello scudo crociato è sempre accompagnato dalla mascotte del cavaliere crociato.

La Juventus ha come mascotte una zebra, facilmente intuibile la connessione visti colori della squadra bianconera. Sentiamo inoltre spesso fare riferimento alla Juventus come alla "vecchia signora”, ma ci sono diverse ipotesi sull’origine di questo soprannome.

Sull'altra sponda del fiume Po invece, il Torino ha per mascotte un toro granata, in tinta con il colore della maglia del club, ed in linea con il simbolo della città di Torino.

Una storia particolare riguarda invece l’emblema del Napoli. Inizialmente era stato scelto un cavallo, come omaggio all’antico stemma della città. Nel primo campionato di calcio disputato dal Napoli con quel logo tuttavia, i partenopei si classificarono ultimi, e la tipica ironia partenopea generò una serie di battute, e i tifosi iniziavano ad asserire che il simbolo giusto per quella squadra, più che un cavallo sarebbe stato un asino! Così venne scelto il mitico “ciuccio” partenopeo!

Lo stemma della Fiorentina  è il giglio rosso, emblema della città di Firenze, mentre per quanto concerne le squadre capitoline, sia la Lazio che la Roma hanno da sempre mantenuto come simboli rispettivamente l’aquila Olimpia Biancoceleste, e la Lupa di Romolo e Remo Giallorossa.

Per le milanesi, l'Inter ha adottato il simbolo del "Biscione" dal logo dal serpente presente nell’effige della famiglia nobiliare Sforza, mentre il Milan scelse come mascotte il diavolo non solo per vicinanza ai colori ufficiali rossoneri, ma anche per via di un discorso di Herbert Kiplin che alla vigilia della prima stagione del Milan dichiarò: 
“Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!“ 

In quel di Genova troviamo il grifone del Genoa a ricordare dell'antico emblema del capoluogo ligure, ed il Marinaio Baciccia per la Sampdoria, emblema della zona portuale della città di Genova, che è tipicamente blucerchiata.

Tra gli altri simboli delle squadre Italiane più seguite troviamo l'aquila del Palermo che riproduce fedelmente lo stemma cittadino, “la dea” atalantina scelta dai fondatori dell’Atalanta (appassionati di mitologia classica greca), I quattro mori del Cagliari, che  ha da sempre adottato l'emblema della Sardegna.

 

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